Mondo

I soldi di Al Qaeda e il traffico di diamanti

Scoperto il legame fra l'organizzazione di Ben Laden e il traffico illecito di diamanti provenienti dalla Sierra Leone

di Emanuela Citterio

La rete terroristica di Osama Ben Laden negli ultimi tre anni si è finanziata grazie al traffico illecito di diamanti estratti dai ribelli della Sierra Leone. Lo hanno scoperto i servizi investigativi europei e statunitensi nel corso delle indagini sugli aspetti finanziari della rete gestita dal miliardario saudita. Trafficanti di diamanti che l’FBI ritiene membri chiave dell’organizzazione avrebbero comprato i diamanti dai ribelli del Fronte rivoluzionario unito (Ruf), l’esercito che ha seminato stragi e mutilazioni nella guerra civile che ha devastato la Sierra Leone. I membri dell’organizzazione avrebbero rivenduto poi nei mercati europei le gemme acquistate in questo modo ricavandone enormi profitti. A partire dal mese di luglio i trafficanti di diamanti avrebbero cambiato tattica, comprando molti più diamanti del solito e pagando dei premi aggiuntivi per ottenerli. Secondo gli investigatori, Al Qaeda, forse in previsione del congelamento dei propri conti dopo l’11 settembre, ha voluto investire in diamanti, che sono facilmente occultabili, non subiscono la svalutazione e rimangono quasi irrintracciabili. “I diamanti non vengono rilevati dai sistemi di allarme degli aeroporti, non vengono fiutati dai cani, sono facili da nascondere e sono facimente convertibili in denaro” spiega un funzionario dell’intelligence Usa al ‘Washington Post”. Per tagliare i fondi e interrompere il riciclaggio di denaro di Al Qaeda secondo i servizi investigativi bisognerebbe prima di tutto interropere il traffico di diamanti. “Stiamo parlando di decine di milioni di dollari che provengono dal traffico e dal riciclaggio” ha detto un funzionario che ha condotto le indagini.


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