Sono ben 15 milioni e 600 mila le adozioni necessarie per garantire una famiglia solo agli orfani adottabili di Aids. E' il dato, ricavato da un rapporto Ecosoc (il Comitato economico e sociale dell'Onu), diffuso nel corso della “XXIII Settimana delle Famiglie di Amici dei Bambini” organizzata da Ai.Bi (Amici dei Bambini) che si sta svolgendo a Gabicce Mare e che si concluderà il 30 agosto.
Il Rapporto, una relazione di 400 pagine sull’adozione in tutti i Paesi del mondo, è il primo e fino ad ora l’unico studio sull’adozione elaborato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. Datato 2009, ma finora passato inosservato, lo studio rileva come nel mondo, ogni anno, fra adozioni nazionali e internazionali vengono adottati solo 260 mila minori. Quindi poco meno di 12 bambini ogni 100 mila persone: per l’Onu questo dato dimostra come l’adozione rimane un evento raro.
Ma il dato clamoroso rilevato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite riguarda i minori orfani di entrambi i genitori a causa dell’Aids e che potrebbero essere adottati a livello nazionale e internazionale. Ebbene, per dare una famiglia solo a questi minori, l’Onu calcola che il numero delle adozioni a livello globale, pari a 260mila, dovrebbe essere aumentato di 60 volte, quindi 15 milioni e 600 mila adozioni.
“Quasi 16 milioni di adozioni – dice Marco Griffini, presidente di Ai.Bi commentando il dato dell’Onu – per garantire una famiglia solo agli orfani di Aids. Pensiamo quindi quanto possa essere elevato il numero dei minori abbandonati, nel mondo per le altre cause di abbandono”.
A riguardo Amici dei Bambini “inizierà una ricerca per cercare di definire quantitativamente il numero reale di bambini abbandonati nel mondo – continua Griffini – anche per dimostrare una volta per tutte come la riforma delle adozioni internazionali sia tuttora non solo opportuna ma addirittura indispensabile”. E l’ultimo viaggio del Papa in Corea lo ha dimostrato: migliaia di minori adottabili che nessuno adotta perché “speciale need”.
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