Volontariato

30mila scout in marcia verso San Rossore

È partita la terza Route Nazionale Agesci. Ecco i numeri e l'organizzazione di un'edizione record. Si tratta di dieci giorni, dal 1 al 10 agosto, strutturati in due momenti: il percorso e il raduno nazionale in Toscana», sottolinea Sergio Bottiglioni, incaricato nazionale

di Lorenzo Alvaro

La Route nazionale, è la “strada” che i Rover e le Scolte, i ragazzi dell’Agesci dai 16 ai 21 anni, percorreranno nell’estate 2014. Un evento straordinario, che quest’anno vede la sua terza edizione (la seconda nel 1986 in Abruzzo con 15mila partecipanti).

«Arrivare a decidere di organizzare una Route richiede anni», racconta Sergio Bottiglioni che, insieme a Elena Bonetti, è incaricato nazionale Agesci. «Per noi oggi una delle parole chiave è il “coraggio”.

Ecco come è nato il motto dell’evento: “Le strade di coraggio… diritti al futuro”». Ma come si organizza un evento che vede coinvolti 30mila scout e quasi 1.500 differenti gruppi locali?

Tutto inizia con il Capitolo Nazionale. «Uno strumento tipico del nostro metodo Scout. Una volta individuato un tema viene chiesto a tutti i clan italiani di lavorare sul problema», sottolinea il responsabile. Lo step successivo sono stati i Forum regionali. «Dei momenti, tenutisi tra febbraio e marzo 2014, in cui si è fatto il punto della situazione», sottolinea Bottiglioni. Poi si parte con la gestione dell’evento vero e proprio. «Si tratta di dieci giorni, dal 1 al 10 agosto, strutturati in due momenti: il percorso e il raduno nazionale a San Rossore in Toscana» spiega Bottiglioni.

E le iscrizioni? «La possibilità di aderire è stata lanciata a febbraio 2013. La quota di partecipazione è di 250 euro per ragazzo», risponde Bonetti. Il resto delle spese sono sostenute dal bilancio Agesci. Il percorso, che si svolge dal 1 al 6 agosto in tutte le Regioni d’Italia, «è basato su itinerari verso luoghi significativi per la storia del Paese. La gestione organizzativa di questa parte è in mano ai singoli gruppi».

Dal 7 al 10 agosto invece sarà il momento del raduno nazionale a San Rossore vicino a Pisa. «Dove saremo noi al timone», spiega l’incaricata. Il campo sarà una vera e propria tendopoli. «Abbiamo stabilito di creare cinque quartieri che fossero funzionali dal punto di vista logistico per mangiare, dormire e lavarsi ma anche fruibili per veicolare contenuti. Per questo ognuno avrà una sua piazza, un nome, dei colori di riferimento e spazi per attività giornaliere». Al centro della cittadella ci sarà infine la piazza del Coraggio, «dove sorgeranno il Municipio, la biblioteca, e il Consiglio nazionale Rover e Scolte e dove verrà redatta la carta del Coraggio, un documento politico e sociale che verrà sottoposto alle istituzioni italiane», aggiunge Bonetti.

Il segreto insomma è l’autonomia territoriale, vero cuore dell’esperienza e della struttura scout. «È questo aspetto che ci permette di organizzare eventi così grandi. La nostra esperienza educativa viene vissuta principalmente nei singoli clan. Così ogni ragazzo è protagonista e l’organizzazione diventa agevole».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA