Comitato editoriale

Vacanze in riva al lago al Sos-Feriendorf di Caldonazzo

Da oltre 60 anni il centro estivo sulle rive del lago di Caldonazzo è un centro di vacanze per i bambini ospiti dei Villaggi Sos d'Europa. Un migliaio ogni anno. Dal 28 luglio al via il progetto culturale Ubuntu "La ruota dell'amicizia"

di Antonietta Nembri

Una vacanza in riva al lago. È quella che attende un migliaio di bambini ogni anno. Stiamo parlando del Sos-Feriendorf di Caldonazzo, il più grande villaggio estivo internazionale Sos d’Europa, un centro pedagogico di Sos Villaggi dei bambini.
Sono oltre 60 anni che il Sos-Feriendorf è la casa estiva per circa mille bambini tra i 6 e i 15 anni, provenienti dai Villaggi Sos di tutta Europa. Tutto nacque nel 1953. All’inizio di quell’anno Hermann Gmeiner, fondatore di Sos Kinderdorf (solo quattro anni prima nel 1949 aveva dato vita al primo Villaggio Sos a Imst nel Tirolo austriaco), disse che «durante le lunghe vacanze estive, i ragazzi più grandi hanno bisogno di trascorrere del tempo fuori dal Villaggio Sos. Per i ragazzi siamo alla ricerca di un posto presso un lago, dove costruire un campeggio; per le ragazze invece abbiamo bisogno di una costruzione da utilizzare come casa vacanza». Gmeiner con questo ragionamento gettò le basi del Sos-Feriendorf, cercando il luogo adatto, vide il lago di Caldonazzo e se ne innamorò.

Sono passati poco più di sessant’anni e oggi il Villaggio di Caldonazzo è un centro internazionale e multiculturale dove i bambini possano trascorrere una "vacanza spensierata e un’estate all´insegna del divertimento", sottolinea una nota di Sos Villaggi dei Bambini Italia. La splendida natura della Valsugana offre ai bambini e ai loro accompagnatori la possibilità di fare escursioni, gite in montagna, alpinismo e campi all'aperto. La sistemazione è organizzata in bungalow ben attrezzati e semplici tende al “campo al lago".  Una spiaggia privata sul lago di Caldonazzo consente ai bambini di divertirsi nel lago e nuotare in sicurezza.
Un team di collaboratori pedagogici, qualificati e formati del Sos-Feriendorf, è in grado di offrire ai bambini un ricco e vario programma che comprende workshop, eventi e tante altre attività in ambito sportivo e creativo basate sulle esigenze dei bambini e del villaggio estivo. Durante il soggiorno i bambini sono accompagnati dagli educatori del Villaggio Sos in cui sono accolti nel corso dell’anno. Inoltre, i Villaggi Sos partecipano alla vacanza a Caldonazzo con i propri direttori ed educatori, per garantire una continuità educativa ai propri bambini.

«Molte le attività offerte. Accanto alle competizioni sportive tradizionali come i tornei di calcio, le gare di atletica leggera o di nuoto sono previsti nel programma anche giochi di gruppo e altre attività sportivo-didattiche. Esperti competenti accompagnano i gruppi nelle gite ed escursioni in montagna così come nelle arrampicate», racconta Carmen Eberle, direttrice di Sos-Ferienderf di Caldonazzo. «C’è anche un’area dedicata alla creatività che si divide in laboratori artistici e manuali. I bambini possono cimentarsi nel disegno, la pittura, il bricolage ma anche nel campo dell´arte, della musica o del teatro, sempre seguiti da personale esperto. E poi attività spirituali e spettacoli di danza e musica. Vivere insieme nel più grande villaggio Sos estivo d'Europa è un'esperienza unica, ma anche una sfida. Nonostante le difficoltà che si possono incontrare, questa esperienza di comunità si dimostra ogni anno un arricchimento per tutti, non solo per i bambini».

Fra pochi giorni  (dal 28 luglio al 1 agosto) ci sarà, per il terzo anno di fila, il progetto culturale “Ubuntu” dal titolo “La Ruota dell’amicizia”: «I bambini useranno pietre recuperate nella campagna. Le coloreranno e faranno un pavimento a mosaico, circondato da archi in pietra o legno che formeranno la tenda dell’amicizia. Per ogni pietra si riceveranno tre oggetti decorati, in legno. Il primo verrà annodato alla tenda, il secondo conservato e il terzo regalato ad un “amico”. Sarà una vera e propria ruota che ci permetterà di capire che siamo tutti legati. L’amicizia unisce e regala bellezza», conclude Eberle.