La crisi economica non risparmia la ricchisima Svizzera. Secondo i recenti dati statistici ufficiali, pubblicati il 14 luglio e riferiti all'anno scorso, il tasso di povertà nella Confederazione ha infatti raggiunto il 7,7%, un dato in crescita rispetto al 2012. Si tratta di un cittadino elvetico su 13 (circa 600mila persone) che vive – dicono i dati – sotto la soglia ufficiale di povertà che in quel paese è piuttosto alta: si è poveri infatti con un reddito di 1800 euro al mese per un single (2.200 franchi svizzeri) e 3.300 euro per una coppia con due figli (4.050 franchi). Cifre che in altri paesi (Italia compresa) permetterebbero di vivere senza problemi, ma che in Svizzera qualificano chi le guadagna come “povero” visto l'altissimo costo della vita: sul budget delle famiglie pesano soprattutto i costi per la casa, dagli affitti salatissimi all'assicurazione sanitaria obbligatoria.
Come nel resto del mondo, a soffrire maggiormente per la scarsità di reddito sono le famiglie monogenitoriali, gli anziani soli, i lavoratori non specializzati e i disoccupati. Dei 600mila poveri svizzeri, circa 130mila risultano comunque occupati in posizioni poco qualificate e a basso salario.
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