Salute

Lorenzin: nuovo Patto Salute 2014-2016 e verifica dei Lea

«Il Patto per la Salute è chiuso ed è stato concordato con le Regioni e il ministero dell'Economia. Per noi questa è una giornata straordinaria». Così ha commentato il ministro della Salute al termine del lavoro comune Governo-Regioni. Tra le novità nuovi Lea con Malattie rare e nuovo normatore tariffario.

di Redazione

«Il Patto per la Salute è chiuso ed è stato concordato con le Regioni e il ministero dell'Economia. Per noi questa è una giornata straordinaria». Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al termine di un lavoro comune Governo-Regioni nella sede della Conferenza delle Regioni.

«È un Patto ad alto tasso di innovazione – spiega con soddisfazione Lorenzin – che comporta certezza di budget, riorganizzazione per i prossimi tre anni di tutto il sistema e mette all'interno l'idea di una spending review che viene fatta reinvestendo nel sistema sanitario i risparmi. Abbiamo inoltre definito un impegno per l'aggiornamento dei Lea e del nomenclatore delle protesi».

Nel contempo il ministro della Salute annuncia che il nuovo Patto Salute 2014-2016 sarà presentato la prossima settimana in una apposita conferenza stampa con il Governo e i presidenti di Regione.  L’accordo è stato quindi raggiunto nel corso della giornata di ieri, dopo alcune settimane di lavoro intenso. La svolta è avvenuta grazie alla presenza e alla partecipazione attiva del ministro della Salute e del sottosegretario al ministero dell’Economia, Enrico Zanetti, nella sede delle Regioni. Così la nave Patto Salute è arrivata in porto.

Fissato il fondo per il triennio 2014-2016, per il 2014 sono previsti circa 110 miliardi, per il 2015 circa 112 miliardi e per il 2016 oltre 115 miliardi di euro. il «Patto» si declinerà con interventi che riguarderanno ospedali, personale, farmaci e dispositivi (con cabina di regia centrale valida per tutti), assistenza primaria, agenda elettronica, e 200 milioni ogni anno saranno dedicati solo alla prevenzione. Entrano tra i servizi offerti dal servizio sanitario la cura per le malattie rare, mentre, purtroppo nei Lea non entra la ludopatia. Previsti anche impegni per riforma dei ticket e nuovi Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), nonché l’istituzione di un numero telefonico unico (116.117) per gli interventi medici meno urgenti, come già avviene in altri Paesi europei.

Lorenzin infine esalta il nostro sistema sanitario, che è ai primi posti nel mondo per la qualità dei servizi offerti ai cittadini: “siamo primi nel rapporto costi e benefici, basta vedere lo stesso rapporto con quello del sistema americano, siamo il primo hub farmaceutico in Europa, siamo ai primi posti nelle cure innovative, siamo un modello che ora ha la necessità di una manutenzione”.

Sempre ieri Il ministero della Salute ha pubblicato la “Verifica adempimenti Lea 2012”. Il risultato dice che solo 8 Regioni su 16 garantiscono i Lea, i Livelli essenziali di assistenza.  

Le inadempienze sono state soprattutto riscontrate nelle Regioni con piani di rientro, «pur rilevando un progressivo miglioramento per quanto riguarda la riorganizzazione del sistema informativo e delle reti assistenziali, persistono rilevanti e significative inadempienze». Le otto che garantiscono i Livelli essenziali di assistenza (Lea) sono: Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria e Veneto.

Le Regioni oggetto di valutazione sono state sedici perché sono quelle a statuto ordinario più la Sicilia, ossia quelle che hanno accesso al “fondo sanitario”. Le principali criticità evidenziate sono: la riorganizzazione dei punti nascita, il monitoraggio dei tempi attesa, il controllo di coerenza tra le SDO e le cartelle cliniche e l’assistenza domiciliare e residenziale.


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