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Fondazione Con il Sud: così il bene torna a essere “comune”

Al via la prima fase del terzo Bando storico - artistico culturale di Fondazione con il Sud: un invito per individuare i beni. A disposizione 4 milioni di euro con l'obiettivo di promuovere l'uso "comune" dei beni delle regioni meridionali

di Redazione

Promuovere l’uso “comune” dei beni culturali delle regioni meridionali. Questo l’ambizioso obiettivo del terzo Bando storico – artistico culturale della Fondazione Con il Sud di cui partita la fase preliminare.
Rispetto alle precedenti edizioni, infatti, la Fondazione ha deciso di adottare una procedura sperimentale che prevede due fasi: la prima è un invito a individuare i beni mentre la seconda è il Bando per richiedere le proposte di progetto.

L'Italia del resto è il paese con la più alta densità di beni culturali per chilometro quadrato, tanto da essere normalmente definito un “museo a cielo aperto”.
Questo patrimonio resta, tuttavia, una risorsa ancora non sufficientemente valorizzata in termini socio-culturali. La sua mancata cura e valorizzazione rischia di procurare danni sia materiali, con la perdita di importanti testimonianze della storia dei luoghi e della nazione, sia immateriali, impoverendo le identità locali e sottraendo alle generazioni future una preziosa eredità.

La recente crisi economica ha causato un’ulteriore riduzione degli investimenti per contrastare il degrado del patrimonio culturale e reso più difficile il sostegno dei costi di gestione dei numerosi beni già restaurati. L’assenza di una visione chiara sulle destinazioni d’uso dei beni, in una logica di integrazione con il contesto, amplifica, inoltre, il rischio di disperdere le già esigue risorse disponibili.
Questa e altre riflessioni hanno spinto la Fondazione a intervenire in questo ambito, riconoscendo al patrimonio storico-artistico e culturale un ruolo centrale per il rafforzamento della coesione sociale – base fondante per lo sviluppo anche economico di un territorio – nelle regioni meridionali.

L’Invito è rivolto agli enti pubblici locali e agli enti privati proprietari di immobili di rilevanza storico – artistica e culturale, che potranno manifestare il loro interesse a candidare il bene alla valutazione della Fondazione entro il 9 settembre, proponendolo come luogo da restituire alla comunità attraverso modalità che il territorio stesso sarà in grado di identificare.
La documentazione richiesta relativa al bene dovrà essere inviata esclusivamente online. Gli immobili proposti saranno valutati dalla Fondazione sulla base di specifici criteri come le condizioni generali, il potenziale utilizzo per attività socio-culturali economicamente sostenibili, l’accessibilità e la fruibilità.

In un secondo momento la Fondazione pubblicherà sul proprio sito web il Bando vero e proprio, rivolto alle organizzazioni del Terzo settore e del volontariato di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia che potranno presentare proposte di progetto per la valorizzazione degli immobili selezionati dalla Fondazione in questa prima fase. Le proposte – viene sottolineato in una nota di Fondazione Con il Sud – dovranno prevedere attività socio-culturali economicamente sostenibili, capaci di favorire la piena fruizione da parte della collettività dei beni individuati. Il Bando metterà a disposizione 4 milioni di euro.

Grazie alle due precedenti edizioni del Bando, la Fondazione Con il Sud ha sostenuto 21 progetti per la tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale (beni materiali e immateriali), con un’erogazione complessiva di oltre 8 milioni di euro. 
 


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