Volontariato

CSVnet lancia in Italia la campagna Vote Volunteer Vision

La prima tappa della nuova campagna è stata una lettera inviata ai candidati alle prossime elezioni politiche europee. Obiettivo di CSVnet-Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato è quello di promuovere la solidarietà

di Redazione

Il Coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) chiede ai candidati italiani di votare, in caso della loro avvenuta elezione, a favore dell’istituzione di un Intergruppo parlamentare sul Volontariato, al fine di garantire un impegno permanente per lo sviluppo di un’agenda europea organica.

Nel testo dell’appello firmato dal presidente di CSVnet Stefano Tabò si legge: «I cittadini europei di ogni età dovrebbero avere la possibilità di partecipare attivamente alla vita delle loro comunità attraverso il volontariato. Il volontariato ha bisogno anche dell’impegno della politica e delle Istituzioni per diventare il vero motore di sviluppo per una società civile prospera, in grado di offrire soluzioni innovative alle attuali sfide comuni».
Molti candidati al Parlamento europeo hanno già aderito alla Campagna. La lista completa dei nominativi è pubblicata e costantemente aggiornata sul sito:
http://www.volunteering-alliance.eu/pledges/pledge/

La guida per partecipare al voto, scaricabile a lato.

Promossa in tutti gli altri Paesi dell’Unione dall’Alleanza Europea per il Volontariato (EAV) e dal Centro Europeo del Volontariato (CEV),  la Campagna  vuole portare ad uno studio sul volontariato e sull’impatto che il fenomeno ha dal punto di vista sociale attraverso l’individuazione di indicatori qualitativi e quantitativi comuni in tutti i Paesi europei. Un altro scopo è quello di arrivare all’infrastrutturazione del volontariato attraverso un adeguato supporto economico e con la creazione di un ente permanente presso la Commissione Europea e nelle altre istituzioni dell’ UE, che garantisca un approccio coordinato ed omogeno alle politiche sul volontariato. Le abilità e le competenze acquisite attraverso le attività di volontariato devono essre riconosciute con la certificazione dell’apprendimento non formale/informale e con l'inserimento del volontariato nel Passaporto Europeo delle Competenze. Inoltre occorre fare in modo che la Programmazione europea 2014 – 2020 fornisca alle organizzazioni della società civile dell’UE e dei Paesi in pre-adesione i mezzi per sostenere in modo adeguato i volontari e coinvolgere attivamente i cittadini.


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