Non profit

Theresia Youth Baroque Orchestra, un progetto eversivo

Una palestra per giovani musicisti che arrivano da tutto il mondo, l’ensemble è un’iniziativa di Mario Martinoli, imprenditore e mecenate che ha rotto i soliti schemi.

di Carmen Morrone

Mario Martinoli, genovese,  49 anni, come musicista ha girato tutto il mondo per suonare musica barocca. Un'esperienza che ha fatto nascere l'idea di aiutare i giovani musicisti a fare della musica un vero e proprio lavoro. Tre anni fa nasce Theresia Youth Baroque Orchestra.

EVERSIVO. Definisco Theresia un progetto eversivo perché nega il sistema di finanziamento pubblico. È la risposta alla crisi del fare cultura in Italia dove il sistema delle risorse pubbliche, fatti salvi alcuni eventi, è al collasso. Theresia è un’orchestra che nasce con finanziamenti che arrivano da privati cittadini. Quando neanche la politica riesce a dare una risposta o le cose si lasciano perdere, oppure si cambia il modo di farle. Io ho scelto la seconda.

SOLDINO NEL PIATTO. Non potevo più aspettare il soldino che la politica mi lanciava nel piatto. Vivo in una realtà privilegiata come il Trentino Alto Adige, ma anche qui è sempre più difficile. Come musicista e come organizzatore di eventi, ogni giorno affronto le difficoltà di fare cultura musicale in Italia. Il settore pubblico non sa più dare risposte in termini di idee e di risorse. Si fanno programmazioni alla cieca e al risparmio. È una caporetto, con l’aggravante che la politica promette poi nei fatti non ce la fa.

CHE COS’E’ THERESIA. È un’orchestra sinfonica composta, al momento, da 34 elementi, tutti under 30. Ogni anno segue un programma molto originale che fa scoprire musiche bellissime di autori poco noti. Quest’anno l’autore è J.M. Kraus. Periodicamente questi ragazzi si incontrano per stage di prove e per fare concerti. Direttore permanenete è Claudio Astronio. Nel mese di agosto si esibiranno durante quattro festival che si svolgono fra Trento e Bolzano. (Il programma sarà pubblicato sul sito)

ASTICELLA MOLTO ALTA. Perché i bandi di concorso richiedono un repertorio di fine studi. Per lanciare i concorsi usiamo i network, dato che ci rivolgiamo a ragazzi che comunicano attraverso i social. In due anni di audizioni, posso dire di aver incontrato molti giovani di talento. Grazie a Theresia i giovani si scambiano anche occasioni di lavoro.

FISIOTERAPISTA O MUSICISTA. È il bivio noto a molti. Anch’io, mi sono laureato in ingegneria, per avere un lavoro. Le cose non sono cambiate per i giovani che pur bravissimi devono sacrificare il loro talento perché non trovano spazio nella musica e quindi fare altri lavori. In questi giorni ho ascoltato una clarinettista molto brava che per vivere fa la fisioterapista. Theresia vuole evitare queste espulsioni dal mondo dell’arte.

ANZICHE’ UNA PORSCHE. Potevo acquistare anche un bel mobile, un bel quadro e invece ho  dato vita a un’orchestra. Conosco tante persone che comprano case, automobili, quadri che hanno sensibilità artistica, ma nessuno ha mai detto loro che si possono creare spazi espositivi e fare iniziative senza aspettare che lo facciano gli altri.

I MUSICISTI SONO PAGATI. Ogni anno, l’orchestra, tutto compreso, richiede un investimento di 60mila euro. I ragazzi hanno un regolare contratto e viene pagata una diaria. Basta con la storia che “vieni da me a lavorare, ma gratis” . E’ un atteggiamento contrario alla mia mentalità.

MECENATE. Ho un buon reddito e ho scelto di investire in Theresia. Ho coinvolto anche un altro imprenditore in maniera collaterale. In autunno inizierà una campagna di crowdfunding, ma soprattutto vogliamo far conoscere il progetto Theresia. Che non intende risolvere i problemi del lavoro dei musicisti, ma dimostra che si può fare qualcosa.

THERESIA REPLICABILE? Spero che l’idea sia imitata da altri e non solo nel campo della musica, ma di tutte le arti. Il nome Theresia, si riferisce a Maria Teresa d’Austria, nessuna nostalgia per l’Impero asburgico, ma il ricordo di un periodo illuminato e l’auspicio per una rinascita.


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