Mondo
Unicef: un solo litro d’acqua al giorno per i piccoli sfollati di Bentiu
Migliaia di sfollati solo nell'ultima settimana di violenze. Un milione le persone fuggite a causa del conflitto in Sud Sudan. Gli sfollati di Bentiu nella base delle Nazioni Unite ricevono solo un litro di acqua potabile al giorno
di Redazione

Sono sempre più drammatiche le condizioni degli sfollati, tra cui migliaia di bambini, causati dalle continue violenze in Sud Sudan. Si parla di oltre un milione di persone fuggite a causa del conflitto. Secondo l’Unicef, decine di migliaia di persone fuggite la scorsa settimana dalle violenze etniche mirate a Bentiu, ricevono un solo litro di acqua potabile al giorno nella base delle Nazioni Unite, disperatamente sovraffollata.
Per l’Unicef questo afflusso – più di 10mila persone arrivate la scorsa settimana, che portano la popolazione del sito della Missione di Protezione dei civili delle Nazioni Unite a circa 23mila persone – unito alla continua insicurezza e all'inizio della stagione delle piogge – ha creato una pressione insostenibile sulla risposta di emergenza.
«Coloro che sono sopravvissuti alle violenze terribili devono ora affrontare il rischio reale di contrarre fatali epidemie di malattie causate dall’acqua», ha detto il Rappresentante dell'Unicef in Sud Sudan, Jonathan Veitch. «I bambini hanno subito violenze indicibili. Non devono continuare a soffrire in luoghi che dovrebbero fornire loro sicurezza».
I camion che portano acqua fresca al campo devono affrontare tragitti poco sicuri e spesso vengono bloccati su strade rese fangose dalle forti piogge; queste ultime hanno anche reso inagibili un certo numero di latrine al campo, dove ora è utilizzabile una latrina ogni 350 persone. A causa della situazione di insicurezza molti dei partner umanitari dell'Unicef hanno dovuto lasciare la zona.
L' Unicef ha mantenuto il personale a Bentiu e sta rapidamente rispondendo ai bisogni più urgenti, come nuovi pozzi per l'acqua e la costruzione di nuove latrine.
Tuttavia, il lavoro dell’Unicef è ostacolato dalla mancanza di fondi e dalla difficoltà di raggiungere le popolazioni.
L'Unicef continua a chiedere a coloro che occupano posizioni di comando e di leadership di tenere i bambini fuori dai pericoli e di garantire un accesso sicuro al lavoro umanitario.
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