Non profit

Slot e contratti. La Lombardia si schiera con gli esercenti

Oggi il presidente della IV commissione attività produttive di Regione Lombardia, Angelo Ciocca della Lega Nord ha incontrato l'esercente Prospero Cedrola, che sta tentando inutilmente di rescindere il contratto con Lottomatica con cui aveva acconsentito ad installare 3 slot machine

di Lorenzo Alvaro

È stata una mattinata importante quella che è appena terminata in Regione Lombardia. Al Pirellone infatti Angelo Ciocca, presidente della IV Commissione Attività Produttive, ha incontrato in via informale, il barista milanese Prospero Cedrola, titolare di un esercizio a Grabagnate milanese. Un incontro organizzato insieme al Movimento No Slot per raccontare uno dei tantissimi casi che si stanno registrando in tutta la Regione: un esercente che pur volendo non riesce a sciogliere il voncolo contrattuale stipulato con le aziende della filiera dell'azzardo.

La storia
Cedrola dal gennaio 2012 è titolare del Bar Pro&Contro Cafè di Garbagnate. «Nel marzo del 2012 nell'ambito dei servizi di Lottomatica, come ricariche telefoniche e pos per bolli e bollette, ho deciso di inseriere anche le slot machine», racconta il giovane esercente. «Ne ho installate tre con relativo cambiamonete. Per farlo ho firmato un regolare contratto con un'azienda del settore. Contestualmente, tramite assegno bancario, questa azienda mi ha riconosciuto un premio incentivo di 4mila euro. Somma che non compare nel contratto standard di Lottomatica ma in un allegato successivo alla firma del contratto».

Le cose però si complicano nel dicembre 2013. «In quel periodo ho deciso di rinnovare i locali e il restyling del bar non prevedeva più le macchinette», racconta Cedrola. I motivi della rinuncia sono molteplici: «per due volte mi hanno scassinato il locale per rubarmi il cambiamonete, il clima del bar era diventato invivibile a causa della clientela delle slot che stava diventando turbolenta e ingestibile e per finire c'era l'aspetto etico: ho visto troppe persone rovinarsi». La decisone però trova una forte resistenza da parte dell'azienda con cui avevo stipulato il contratto. «Un tira e molla che si protrae da mesi e che mi trova a dialogare con una realtà che continua a cambiare le carte in tavola. Impossibile riuscire ad arrivare ad un accordo», sottolinea il barista. Così ha deciso di rivolgersi al Movimento No Slot, «con cui oggi siamo andati in Regione».      

In Regione
Intorno ad un tavolo si sono seduti, oltre a Cedrola e al Consigliere Ciocca anche Simone Feder, psicologo della Casa del Giovane e Lorenzo Maria Alvaro, segretario del Movimento No Slot.

Il consigliere regionale Angelo Ciocca e l'esercente milanese Prospero Cedrola

Una volta letti i contratti e ascoltata la storia il presidente Ciocca non ha avuto tentennamenti: «come Regione ci prederemo a cuore la situazione. Stabiliamo fin da ora che giovedi 15 maggio qui in Regione faremo un audizione in Commissione. A quel punto prenderemo contatti con i concessionari e le aziende implicate per capire che soluzione si possa trovare». Ma il Consigliere è andato oltre, «da questa battaglia la Regione non intende tirarsi indietro. Se non si dovesse trovare un accordo invierò personalmente la pratica all'ufficio legale. L'assistenza giuridica sarà assicurata gratuitamente da Regione Lombardia all'esercente».

 

La preoccupazione principale degli esercenti che si trovano in situazioni simili è sempre la firma sul contratto. Se i contratti sono validi non c'è modo di uscirne senza pagare penali e multe. «Non è così», ci tiene a sottolineare Ciocca, «nel momento in cui è entrata in vigore la Legge regionale sull'azzardo questi contratti si possono considerare nulli. Questo perchè l'esercente, a causa di questi vincoli, si trova impossibilitato a poter usufruire degli incentivi fiscali messi in campo dall'istituzione regionale. Una situazione che rende nullo il contratto».

Continua la battaglia no slot lombarda
Insomma nessun passo indietro rispetto agli impegni presi dal presidente della Regione, Roberto Maroni. Regione Lombardia continua la battaglia no slot. «Inzialmente», racconta Cedrola, «non volevo assolutamente che questa mia vicenda finisse sui giornali o venisse pubblicizzata. Ma quando ho capito che tanti altri, come me, vivono questo problema e non sanno come uscirne mi sono convinto».  
 


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