Formazione
Aeoporti: indagine svela pecche in servizio sanitario
La denuncia parte dai medici degli aeroporti
Il servizio sanitario in 33 aeroporti italiani e’ scarso e insufficiente. A riferirlo e’ il segretario nazionale del sindacato medici civili aeroportuali (SIMeCA), Domenico Miceli. ”Ci preoccupiamo della sicurezza, ma l’assistenza sanitaria e’ scarsa, il servizio e’ fatiscente, mancano medici sufficienti ed infermieri, barellieri e ambulanze, attrezzature fondamentali come un semplice defibrillatore” afferma infatti Miceli.
”Questo vale -sottolinea- per 33 aeroporti italiani e per citare i piu’ grossi ricordiamo Pisa, Napoli, Palermo, Bologna e Lamezia Terme”. ”Durante i turni -scrive ancora il segretario del SIMeCA- si verifica nella maggior parte degli scali che ci sia un solo medico ed un autista, sicche’ in casi di emergenza non si sa come portare la barella. Noi medici siamo peraltro pagati con tariffe illegali, al di sotto dei parametri stabiliti dalla Federazione medica e dal ministero della Salute. La legge per la ristrutturazione del servizio sanitario di pronto soccorso -conclude Miceli- giace ferma in qualche cassetto del ministero dei Trasporti. Non bisogna pensare solo che esistono gli aeroporti di Milano e di Roma”.
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