Non profit

L’Italia #InMovimento

Già 200 le adesione al “Manifesto” lanciato da Vita il 21 marzo scorso. Associazioni, cooperative, imprenditori, manager e associazioni di categoria. Da ogni Regione arrivano mail per dire “noi ci siamo”

di Lorenzo Alvaro

Il 21 marzo al teatro Elfo di Milano Riccardo Bonacina ha lanciato, con una convocazione civica, la piattaforma #InMovimento. Uno spazio online costruito su 7 verbi chiave da costruire insieme agli aderenti (Educare, Donare, Produrre Cooperare, Lavorare, Curare e Recupare).
 

La registrazione al Teatro Elfo di Milano per InMovimento

«Il verbo è quella parte del discorso che indica un’azione, l’esistenza di un soggetto, il suo rapporto con le cose e con il mondo», si legge sul sito. «Questi sono i nostri verbi che ben esprimono ciò che il Terzo settore, le organizzazioni civiche e tanti cittadini, singolarmente e organizzati, fanno per il loro Paese».
 

Da sinistra Stefano Boeri, Jhonny Dotti, Enzo Manes (in piedi) e Riccardo Bonacina

La convocazione ha visto la patecipazione di 180 persone e tanti interventi, da Stefano Boeri a Jhonny Dotti, passando per Mauro Magatti, Raffaella Pannuti e Chiara Giaccardi (di cui vi abbiamo reso conto sul Vita.it in questi giorni), Alberto Fontana, Cira Solimene, Gianluigi Recuperati.
 

La presentazione di InMovimento al Teatro Elfo di Milano



Il Comitato editoriale

La presentazione di InMovimento al Comitato Editoriale

Una settimana dopo la giornata all'Elfo gli aderenti sulla piattaforma hanno ormai raggiunto i 200. Una risposta importante che arriva da tutta Italia e raccoglie associazioni, cooperative, imprenditori, manager e associazioni di categoria. Ci sono le tante organizzazioni del nostro Comitato editoriale con cui si era già condiviso il Manifesto e la piattaforma civica: Anffas Onlus, Avis, Cittadinanzattiva, Fondazione Ant, Fondazione Progetto Arca, Archè, A.I.D.O., Fondazione Serena, Ai.Bi., Associazione Enzo B, Fondazione AcraCcs, Telefono Azzurro, Make a Change, Uildm, Scuola di Roma fund-raising, Aisac, Ciai, Fondazione Progetto Arca, Federsolidarietà, Aisla.


Le altre adesioni

I partecipanti al lancio al Teatro Elfo di Milano

Tantissime, però, anche le nuove adesioni. «La vostra iniziativa mi sembra bellissima», scrive Barbare Farnè, presidente Commissione Pubblica Utilità Sociale ed Enti Non Profit dell’Ordine dei commercialsiti di Milano. Dal progetto “La città in comune” di Tivoli fanno invece sapere che «sosteniamo la vostra inziaitiva e ne chiediamo l'adesione, convinti che un nuovo modello economico sociale e politico possa rompere lo status quo». «Grazie Riccardo sei riuscito a dare una pennellata di “colore dell'amore” a quello che tanti italiani volenterosi sentono nell'anima» è invece il messaggio commosso di Manuela Aloise, presidente di Lega Italiana Sclerosi Sistemica onlus. Una pioggia di mail che testimonia una grande varietà sia nella ragione sociale degli aderenti che di provenienza geografica. C'è Casa OZ di Torino insieme a Coopi Sardegna, Acli di Pesaro e Urbino e e l’associazione di volontariato Be Equal di Cosenza. Ci sono l'imprenditore Giampietro Vecchiato, e il funder Ceo di Social4social Bruno Conte. E ancora l'associaizione Migranti e Banche, il Comitato Nazionale MoVi, You Able Onlus, La grande casa onlus, Federazione Italiana Epilessie, Asi, Federazione cure palliative Onlus, Centro clinico  Nemo Associazione Retinopera Salento, Villaggio San Francesco di Scarperia nel Mugello e anche Fondazione Italiana Accenture e la scuola gratuita Tam Tam.   Molte le cooperative sociali, da La Grande casa a In-presa di Carate, da Cometa Onlus ad Agorà di Genova.

La piattaforma

La home della piattaforma

Ora l’obiettivo è quello di comporre una piattaforma civica condivisa utilizzando lo strumento di consultazione online promosso insieme a Fondazione <haref, perciò l’invito è a registrarsi qui: inmovimento.civi.ci per discutere e proporre. L’esito di una consultazione cui auspichiamo partecipino centinaia di persone e associazioni sarà reso pubblico a ottobre


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