Cultura

“Battle to death” immagini dalla Siria

A Milano in mostra il reportage realizzato da Fabio Bucciarelli, vincitore della decima edizione del Premio Amilcare G. Ponchielli. Protagonista delle fotografie il martirio della città di Aleppo e dei suoi abitanti

di Antonietta Nembri

Documentare è «fondamentale», occorre far sapere «cosa succede nel nostro mondo». Documentare, far sapere, mostrare: sono questi i verbi o per dirla con le sue parole «la ragione etica e morale che mi porta a far entrare lo sguardo delle persone in certi tipi di zone. Occorre far sì che certe situazioni non passino inosservate». A parlare è Fabio Bucciarelli, fotoreporter specializzato nella documentazione dei conflitti e delle conseguenze umanitarie della guerra.
Le immagini del suo progetto “Battle to death” (Battaglia alla morte) sono protagoniste della mostra alla Galleria Bel Vedere di Milano.
Negli scatti di Bucciarelli il conflitto siriano, un sguardo a 360 gradi che colpisce come un pugno allo stomaco. La guerra in Siria è entrata nel suo quarto anno, le immagini del reportage di Bucciarelli che si possono vedere (fino al 19 aprile) raccontano le due settimane passate dal fotografo come “embedded” della Free Syrian Army ad Aleppo «essere aggregato ai guerriglieri aveva il vantaggio di poter andare nelle posizioni più avanzate», spiega.

Nelle immagini ci sono momenti di battaglia, ci sono civili in fuga e feriti «ci sono diverse immagini e diverse idee in questo reportage» spiega. «Una guerra non è solo feriti, non è solo front line, non è solo morti ci sono diverse variabili di cui tenere conto». Insomma, per Bucciarelli «Un conflitto non è solo spari, a me interessava far entrare lo spettatore all’interno della storia».
Una mission riuscita e che ha premiato. Le immagini in mostra alla Galleria Bel Vedere, infatti, fanno parte del progetto fotografico vincitore della decima edizione del Premio Amilcare G: Ponchilli, organizzato e sostenuto dal 2002 dal Grin (Gruppo redattori iconografici nazionale). Nelle motivazioni stilate dalla giuria presieduta da Mario Calabresi, direttore de La Stampa si legge: “Fabio Bucciarelli riesce con straordinaria maestria a comporre immagini nelle quali la potenza del messaggio si sposa con l’abilità espositiva dell’organizzazione dei volumi e la superba qualità cromatica. In un teatro di scontri che poco concede alla riflessione, crea opere che non hanno bisogno del sostegno delle parole. La fotografia rimane linguaggio puro e universale”.
Alla giuria hanno partecipato: Giovanni Gastel (fotografo), Moreno Gentili (scrittore), Maurizio Zanuso (Galleria Bel Vedere), Mariuccia Stiffoni Ponchielli e i tre membri del Grin (Mariateresa Cerretelli, Giovanna Calvenzi e Laura Davì).

Dal 2010 Fabio Bucciarelli documenta i grandi cambiamenti storici avvenuti in Africa e in Medio Oriente, in particolare, la guerra civile libica dagli inizi fino alla morte di Gheddafi. I suoi più recenti reportage raccontano la guerra civile siriana e le situazioni umanitarie in Sud Sudan e Mali. «Sono stato un mese in Sud Sudan» racconta «anche lì c’è la guerra, ma è un altro tipo di guerra rispetto a quella siriana, la si assapora dalla popolazione, dai profughi che scappano, dal loro modus vivendi. Sono situazioni che hanno bisogno di essere documentate per far sì che non passino inosservate», conclude

Nel 2013 “Battle to death” ha vinto la Medaglia d’oro Robert Capa, prestigioso premio, attribuito da Overseas Press Club of America, che individua il miglior reportage fotografico dall'estero, per realizzare il quale siano stati necessari eccezionali doti di coraggio e intraprendenza. Diversi i premi ottenuti da questo reportage che viene premiato anche con il Prix Bayeux-Calvados, World Press Photo, Pictures of The Year, Sony World Photography Award, FotoEvidence Book Awards, World.Report Award e, appunto il Premio Amilcare G. Ponchielli.

L’inaugurazione della mostra (28 marzo – 19 aprile) è in programma giovedì 27 marzo a Milano alla Galleria Bel Vedere di via Santa Maria Valle 5 dalle ore 18 alle 21.
La Galleria, a ingresso libero, è aperta da martedì a sabato dalle ore 15 alle 19


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