Non profit
Soci di cooperativa, ancora interrogativi
Come comportarsi con chi vuole diventare lavoratore subordinato e con il Tfr? Nuove leggi e vecchi dubbi
Sono il presidente di una cooperativa sociale e scrivo per avere un paio di consigli. Il primo riguarda la nuova normativa sul socio di cooperativa. Parte dei soci mi ha detto di inserire nell?ordine del giorno dell?assemblea le novità apportate dalla nuova legge. Il secondo riguarda il comportamento da tenere con eventuali vertenze e pagamenti di Tfr per chi deciderà di rientrare tra i lavoratori subordinati.
G. S. (email)
Risponde Giulio D?Imperio
Il quesito evidenzia ancora una volta l?urgenza che c?era di approvare la l.142/01 che ha definito la figura del socio di cooperativa, prova ne sia che i soci hanno chiesto che fosse organizzata un?assemblea per chiarire quanto previsto dalla disposizione legislativa. Le consiglio di chiarire durante l?assemblea le opportunità offerte dalla norma a ogni singolo socio, sottolineando che si è in attesa di chiarimenti da parte del ministero del Lavoro.
Il secondo quesito evidenzia la preoccupazione dei presidenti di cooperativa su come comportarsi con chi volesse intraprendere un rapporto di lavoro subordinato con la cooperativa. Per evitare che il lavoratore ponga in essere una vertenza è sufficiente che quando termina il rapporto di lavoro e viene pagato tutto il dovuto, si attui una transazione sindacale, alla presenza di un rappresentante sindacale del lavoratore, in cui questi dichiari di ricevere le somme che sono a lui elargite e che non ha più nulla a pretendere dal datore di lavoro. Questa forma transattiva può essere effettuata davanti a un giudice del lavoro o all?apposita commissione presso l?Ufficio provinciale del lavoro.
Per quanto attiene l?accantonamento del Tfr consiglio sempre di sottoscrivere una polizza assicurativa (si è obbligati a versare entro le scadenze stabilite l?importo dovuto): quando si decide di licenziare un lavoratore, o lo stesso intende dimettersi, sarà sufficiente rivolgersi all?assicurazione e far liquidare la somma a lui dovuta.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.