Welfare

Scienzabile, un modo nuovo per visitare il museo

Sostenuto e finanziato da Fondazione De Agostini, Scienzabile nasce dalla partnership tra il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e L’abilità Onlus che hanno creato un progetto per tutti.

di Redazione

Non è il "solito" percorso dedicato a chi ha disabilità cognitive, la novità sta nell'esperienza inclusiva in gruppo con altri visitatori. Scienzabile è stato presentato oggi e partirà il prossimo week end. dal 15 al 16 marzo.

«Il Museo persegue molteplici finalità – dichiara Fiorenzo Galli, Direttore Generale Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia – tra cui promuovere, diffondere e rendere accessibile la cultura tecnico-scientifica. Accessibilità è un concetto ampio che riguarda ogni singolo visitatore, dai bambini più piccoli, agli adolescenti, agli anziani, alle persone con bisogni speciali. Dobbiamo dotarci di strumenti, costruire ambienti e situazioni che sostengano un’esperienza al Museo soddisfacente e significativa per ciascuno, lavorando per ridurre situazioni che possano creare separazione, disagio, esclusione. Inclusione significa rispettare l’identità di ogni visitatore, i suoi interessi, la sua esperienza, il suo modo di costruire conoscenza, i suoi tempi. Il progetto Scienzabile nasce nell’ottica di condividere questo obiettivo importante con l’associazione L’abilità e con il sostegno di Fondazione De Agostini. Il benessere personale e sociale di tutte le persone è uno degli argomenti contemporanei più importanti al quale il Museo può sia dare un contributo significativo sia riceverlo da ciascuno dei suoi visitatori».

«L’abilità da sempre sostiene la piena inclusione del bambino con disabilità – sottolinea Carlo Riva, Direttore L’abilità Onlus – in ogni ambito di vita. Scienzabile si inserisce quindi in un lungo percorso compiuto in questi anni da L’abilità nella riflessione e nella specializzazione sulla relazione gioco – educazione – disabilità – cura.  A partire dai bisogni del bambino con disabilità intellettiva, dalla necessità della condivisione, dal diritto all’esperienza museale comune, si è così delineato un progetto che con tecniche e modalità di lavoro specifiche permette ai bambini con disabilità di vivere concretamente il contesto ludico ed educativo del Museo. Buone prassi che diventano riferimento per altri contesti che devono necessariamente aprirsi alla diversità. L’incontro con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia e il sostegno della Fondazione De Agostini dimostrano come la collaborazione fra realtà d’eccellenza, operanti in settori diversi, possa rafforzare e concretizzare il supporto alla crescita del bambino con disabilità».

«Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia e l'associazione L'abilità sono due realtà che De Agostini conosce molto bene perché ha collaborato con entrambe in più occasioni nel passato e sempre con ottimi risultati. Essere riusciti a far lavorare insieme questi due enti per costruire un progetto innovativo che mette al centro il bambino con disabilità, le attività museali, la scuola e la famiglia è un orgoglio e una soddisfazione. Nasce oggi un percorso di inclusione sociale su più livelli che può diventare un modello d'eccellenza esportabile in altri contesti nazionali o internazionali con risultati attesi di grande impatto culturale», dichiara Roberto Drago, Presidente Fondazione De Agostini.

La fase di sperimentazione del progetto con le famiglie prende  il via il prossimo weekend 15-16 marzo 2014. Ogni sabato pomeriggio e domenica mattina fino a fine maggio, i visitatori del Museo troveranno percorsi di visita ai mezzi di trasporto e attività nel laboratorio interattivo Bolle di sapone “a marchio Scienzabile”.

Durante il mese di maggio saranno invece sperimentate le attività con alcune scuole primarie anche nei laboratori Alimentazione e Materiali.
La fase di progettazione, sperimentazione e monitoraggio si concluderà alla fine del 2014 evidenziando le buone pratiche utili ad allargare l’accessibilità a tutta l’offerta culturale del Museo e rendendo il modello esportabile anche in altri contesti museali.


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