Economia

Le start up italiane conquistano l’America

Ben 14 progetti tricolore -legati ai settori del telco, internet, life science e green- presentati ieri sera alla Borsa di New York

di Redazione

Ieri sera si è tenuto il primo BarCamp organizzato nella storia di Wall Street. Protagoniste di questa iniziativa -promossa da ItaliaCamp nell’ambito della missione internazionale USACamp, prevista dal 26 febbraio al 3 marzo tra New York e Washington- ben 14 startup italiane guidate nella presentazione da Riccardo Luna, Vice Presidente della Fondazione Make in Italy. I progetti di impresa -legati ai settori del telco, internet, life science e green– sono stati presentati agli investitori e ai venture capitalist internazionali al fine di attrarre investimenti e nuovi partner commerciali.
Nella prima parte della serata una sessione plenaria che ha dato la possibilità ad ogni start up di valorizzarsi con uno speech di 90 secondi. Hanno partecipato: Alessandro Castellano, CEO di SACE; Andrea Prencipe, docente di Economics e Management of Innovation della LUISS Guido Carli; Cliff Friedman, Managing Director Highbridge Principal Strategies; Guido Fienga, Strategic Advisor Highbridge Principal Strategies e Head of Strategy e Media A.S. Roma; Francesca Chaouqui, esperta di comunicazione e James Pallotta, Chairman e Managing Director Raptor Group. Pallotta ha rassicurato tutti quelli che non credono più all’appeal del made in Italy:  «Il mercato italiano continua a rappresentare per gli investitori americani un riferimento primario in Europa».
La sessione plenaria si è poi conclusa con la presentazione di 2 best practice italiane in ambito di innovazione: la startup ECCE Customer di Cosimo Palmisano e il portale “StarsUp.it”. La prima ha vinto nel 2011 il concorso “La tua idea per il Paese” di ItaliaCamp ed è stata finanziata poi nel 2012 con un round americano di 15 milioni di dollari dal fondo Axel Johnson Inc. di New York; la seconda rappresenta la prima piattaforma di equity crowdfunding autorizzata dalla Consob, nonché il primo sito internet al mondo autorizzato da un’autorità regolamentare a raccogliere capitali on-line.
La serata è quindi proseguita nel trading floor della Borsa di New York (NYSE), dove sono stati allestiti 4 corner tematici, legati ai settori telco, internet, life science e green, all’interno dei quali gli startupper hanno utilizzato il modello dell’elevator pitch (presentazione di massimo 5 minuti) per illustrare il proprio progetto di business. Ad introdurre la sessione uno speech di gruppo dei fondatori di ItaliaCamp, accompagnati da Kenneth Adams, Presidente e CEO di Empire State Development Corporation e guidati dal Presidente Fabrizio Sammarco. Sottolinea Adams:  «New York ha sempre avuto rapporti privilegiati con l’Italia e con i suoi talenti, vorremmo iniziare con ItaliaCamp un percorso di collaborazione sui temi dell’innovazione e delle opportunità attivabili con gli investitori istituzionali americani, che su New York stanno già lavorando al grande progetto della Silicon Alley». Le parole del Presidente Sammarco hanno poi confermato la direzione: «USACamp è la risposta che ItaliaCamp da all’Italia e al mondo rispetto alla sua rinnovata capacità di produrre innovazione e diffonderla, aprendosi così a nuovi orizzonti, non soltanto legati al classico “made in Italy”, ma anche ai settori a più alto potenziale di crescita».
Delle 14 start up italiane protagoniste, 4 sono legate al “telco & hardware”: Athonet, focalizzata su sistemi avanzati per telecomunicazioni mobili; SEM+, specializzata in sensori tattili e flessibili; Taggalo, specializzata in soluzioni innovative per il digital-out-of-home; Os Vehicle, che si basa sulla realizzazione della prima rete open source per la creazione di veicoli. Nel segmento “internet, software & big data”: ClouDesire, incentrata sull’implementazione di strumenti integrati per la diffusione e la gestione di SaaS; HyperTV, app di second screen per arricchire l’esperienza della TV; Pick1, basata su una piattaforma dinamica e scalabile per focalizzare la pubblicità. Nelle “life science”: Exim, progetto di un esoscheletro biomedico flessibile; Abiel, specializzato nella produzione di enzimi litici per la terapia cellulare e la medicina rigenerativa; Orange Fiber, che mira alla creazione di tessuti sostenibili partendo dagli scarti degli agrumi; Empatica, bracciale che, basandosi sui segnali fisiologici, traccia le emozioni in tempo reale. Ancora 3 startup “green & cleantech”: I-EM che fornisce soluzioni per la gestione intelligente e integrata dell’energia; OffGrid Box che sviluppa una scatola di energia pulita che rende la casa indipendente; Casalife, volta a monitorare con costanza l’inquinamento domestico.
La missione internazionale UsaCamp è accreditata presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero degli Affari Esteri, l’Ambasciata d’Italia in America, l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia e la Camera di Commercio Americana in Italia e supportata da: CNR, Enel Green Power, Eni, Ferrovie dello Stato, Finmeccanica, Gruppo Unipol, Invitalia, INPS, Padiglione Italia di EXPO 2015, Poste Italiane, RCS MediaGroup, SACE, Sisal, Terna e Wind Telecomunicazioni.
 


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