Cultura

Scuola fundraising Sud è InMovimento con Vita

Scuola di Roma Fundraising e Consorzio Nova hanno aderito al manifesto promossa da Vita e presentato ieri da Riccardo Bonacina per il rilancio dell’iniziativa sociale e politica del terzo settore

di Redazione

La Scuola di Roma fund-raising.it e il Consorzio Nova – che di recente hanno fondato la Scuola fundraising del Sud –  aderiscono all’iniziativa promossa da Vita e da Riccardo Bonacina di rilanciare l’iniziativa sociale e politica del terzo settore su nuovi presupposti: più propositivi più strategici rispetto alla forte domanda di cambiamento sociale, più  coesi e capaci di fare sistema, più aperti e in ascolto verso la comunità e le sue aspettative.

È una adesione che viene da lontano. Non è un caso che la nostra iniziativa “Fundraising. Un altro welfare è possibile” – nata a giugno 2013 – si sviluppa contemporaneamente all’iniziativa di Vita. E non è un caso che abbiamo già stretto una collaborazione attorno ai medesimi temi. Piena sintonia, quindi. Ma anche un’assunzione di una responsabilità comune: quella di dare vita, a partire dalle esperienze che a diverso titolo e con diversi ruoli abbiamo condotto in decenni di impegno sociale e professionale, ad un nuovo welfare di comunità in cui gli attori sociali – e tra questi il mondo delle organizzazioni della società civile – siano protagonisti, portando un nuovo modo di interessarsi del “bene comune”.

La nostra responsabilità è quella di farci promotori di un processo di forte innovazione e cambiamento sul tema delle risorse economiche necessarie a garantire il welfare. Chiamiamolo pure con il suo nome:  un nuovo fundraising in cui chi chiede soldi e chi li dona sono parte di un unico processo di governance sociale. Un nuovo patto tra attori sociali, pubblici e privati sull’uso delle risorse necessarie a generare sviluppo e benessere sociale. E’ questa una delle sfide – non certo l’unica, ma sicuramente quella che riguarda il nostro ruolo – che il settore non profit deve oggi affrontare per svincolarsi dal vicolo cieco nel quale è stato relegato non solo per scarsa consapevolezza dei suoi interlocutori istituzionali ma anche per un indebolimento della sua capacità di proporre soluzione sistemiche ad una crisi sistemica.

“Abbiamo bisogno di un terzo settore non residuale e supplente rispetto al welfare state e al libero mercato – afferma Gianpietro Losapio, direttore del Consorzio Nova portatore di nuove forme di economia sociale e civile senza le quali, appare ormai evidente, sarà impossibile garantire il mantenimento di un welfare equo, efficace, sostenibile”.

“Sono convinto – afferma Massimo Coen Cagli, direttore scientifico della Scuola di Roma – che la società civile aspetti da tempo di sentire dal terzo settore nuove proposte di soluzione della crisi economica, sociale, culturale e politica che attraversa il nostro paese, e non solo.  Ne siamo convinti anche perché durante gli incontri tenuti insieme a Vita sul rapporto tra welfare e fundraising abbiamo raccolto un ampio consenso su tante proposte di ripensamento del modo di sostenere il welfare di comunità e i suoi attori (a Bari, il 21 febbraio ne abbiamo già raccolte circa 30), non solo da parte delle organizzazioni sociali, ma anche di finanziatori istituzionali, aziende e amministrazioni locali”.

Il 21 marzo ci saremo, quindi, anche per condividere con nuovi compagni di strada gli sviluppi della nostra iniziativa.

 

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