Non profit

Un altro welfare è possibile: tappa a Bari

Venerdì 21 febbraio per "Fundrainsg. Un altro welfare è possibile" tappa a Bari con l'incontro "Lo sviluppo del Mezzogiorno passa anche dal fundraising". Il progetto della Scuola di Roma Fund-Raising getta le basi di un Welfare di Comunità sostenibile

di Redazione

Scrivere a più mani un manifesto, basato su un patto di azione comune, nel quale trovino casa un insieme di raccomandazioni di policy per lo sviluppo del fundraising. È questo l’esito auspicato del Progetto “Fundraising. Un altro welfare possibile”, promosso dalla Scuola di Roma Fund-Raising, che a Bari vivrà la sua seconda tappa, venerdì 21 febbraio.
Tra gli obiettivi vi è quello di dar vita a un pensatoio itinerante (una serie di Thinkin place collegati tra logo) capace di far comprendere come il fundraising possa essere una delle principali strategie per rendere sostenibile un nuovo Welfare di Comunità.

«Attraverso questo Progetto, vogliamo sensibilizzare gli interlocutori chiave, pubblici e privati, circa l’importanza sociale del fundraising per cercare di recuperare le peculiarità italiane della cultura della donazione che inizia nel 1200», ha dichiarato Massimo Coen Cagli, direttore scientifico della Scuola di Roma Fund-raising.it. «Vogliamo animare il dibattito sul futuro del welfare coinvolgendo coloro che a diverso titolo si occupano di raccolta fondi, nel non profit e nei servizi pubblici – come le biblioteche, i teatri, le scuole – affinché possano guardare al fundraising come strategia di sostenibilità fondata su processi partecipativi e non sulla mera richiesta di colmare il mancato afflusso di risorse pubbliche».

Considerato fino a ora per lo più un correttivo dell’economia pubblica e del mercato, davanti al cambiamento del quadro generale in cui a essere in gioco è la sostenibilità di tutto il sistema di welfare, il fundraising è chiamato a dire la propria. E sono molti i fenomeni che si stanno muovendo in questa direzione: dalla mobilitazione dei genitori nelle scuole per garantire qualità a casi analoghi nelle biblioteche, ai grandi imprenditori che investono in servizi sociali, fino alle organizzazioni non profit che intendono dare in modo nuovo tradizionali servizi sanitari e alle forme di impresa non profit e low profit nel campo delle energie alternative e dei rifiuti, per non parlare di fondazioni privati e di aziende che si vivono più come investitori sociali piuttosto che meri filantropi. Anche per rispondere alla carenza in Italia di una progettualità politica del fundraising nel giugno dello scorso anno su queste tematiche la scuola di Roma Fund-raising ha organizzato un incontro cui hanno partecipato oltre 400 persone (presenti o in streaming) da cui è nata l’idea di realizzare un percorso partecipato (i materiali di questo primo incontro sono online al link : www.scuolafundraising.it/ricerca-e-sviluppo/fundraising-un-altro-welfare-e-possibile/)

«Se vogliamo arrivare a creare una nuova politica sociale in grado di costruire un Welfare di Comunità indispensabile per garantire il diritto alla cultura, alla salute, al miglioramento economico a tutti i cittadini è indispensabile diffondere una nuova cultura della donazione e del finanziamento più incentrata sulla logica dell’investimento piuttosto che del mero filantropismo, della carità e del “ritorno di immagine”» osserva Coen Cagli.

L’appuntamento di Bari, organizzato dalla Scuola di Roma Fundraising con il Consorzio Nova, punterà l’obiettivo sul tema: “Lo sviluppo del Mezzoggiorno passa anche dal Funraising”.
Le politiche di sviluppo del Mezzogiorno hanno mostrato tutti i loro limiti soprattutto sul piano del rafforzamento del capitale e della coesione sociali lasciando il Sud in una condizione di forte diseguaglianza per quanto riguarda i diritti e i servizi essenziali per lo sviluppo della comunità (istruzione, assistenza sociale e sanitaria, infrastrutturazione sociale, mobilità, ecc..). Tale situazione fa emergere una grande vocazione del settore non profit a rispondere in termini innovativi alla ricostruzione su base comunitaria e sociale del welfare. E questo non può essere disgiunto da una strategia di fundraising che possa contribuire a rendere sostenibile il processo di ricostruzione sociale.

Tra gli esperti che interverranno (a partire dalle ore 9 nella sala Eventi di Impact Hub a Bari – dettagli in agenda): Carlo Borgomeo (Fondazione con il Sud), Domenico Favuzzi (presidente Confindustria Puglia), Riccardo Bonacina (direttore Vita Non Profit Magazine), Gianpietro Losapio (Consorzio Nova/Scuola Fundraising del Sud), Massimo Coen Cagli (direttore scientifico della Scuola di Roma Fund-raising.it) insieme a dirigenti e operatori delle organizzazioni non profit del Mezzogiorno.

L'evento sarà fruibile anche in streaming e in differita sul canale youtube della Scuola.
L'iscrizione gratuita è possibile attraverso il sito www.scuolafundraising.it
 


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