Cultura

Appello dei dehoniani per il missionario rapito

Il superiore delle missioni dehoniane nelle Filippine presenta un documento per la liberazione di padre Giuseppe Pierantoni

di Redazione

Oggi, riferisce l’agenzia missionaria Misna, i missionari del Sacro Cuore di Gesù (i dehoniani) presenti nelle Filippine hanno reso noto un appello per la liberazione di padre Giuseppe Pierantoni, il missionario italiano rapito ieri dalla sua parrocchia di Dimataling (nella diocesi di Pagadian, isola di Mindanao). Questo il testo della lettera appello a firma di padre Jerry Sheehy, superiore delle missioni dehoniane nelle Filippine: “Siamo estremamente a firma tristi e preoccupati per la sorte del nostro confratello e chiediamo a coloro che l’hanno sequestrato di non fargli del male e di rilasciarlo al più presto possibile. Con i vostri comportamenti – prosegue l’appello – recate dolore a molte persone, tra cui i familiari di padre Giuseppe e gettate discredito sula popolazione filippina, sia musulmana sia cristiana, nota per la gentilezza e ospitalità verso gli stranieri. Non sappiamo perché avete preso in ostaggio un sacerdote dal momento che la Chiesa nelle Filippine, e in particolare a Pagadian, è molto attiva nel ricercare pace e giustizia per tutti i componenti della società, a qualsiasi religione appartengano”. Padre Giuseppe Pierantoni, molto probabilmente è stato rapito dai ribelli islamici del gruppo Abu Sayyaf, gruppo legato all’organizzazione terroristica di Osama bin Laden. Padre Sheehy ha anche contattato l’ambasciata italiana a Manila, l’episcopato della capitale e il vescovo della diocesi di Pagadian, monsignor Zacharias C. Jimenez.


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