Mondo

Congo, fumata nera per la delegazione italiana

L'alta delegazione italiana non ha ottenuto i risultati sperati. Le famiglie restano a Kinshasa, e molte stanno decidendo il rientro di uno dei due coniugi.

di Sara De Carli

Alla vigilia di Natale il premier Enrico Letta ne aveva annunciato la partenza, suscitando grandi speranze. Ora la delegazione italiana di alti rappresentati del Ministero degli Affari Esteri e dell’Integrazione rientra in Italia senza il risultato atteso.

Ieri la delegazione ha incontrato la DGM congolese, ma le famiglie restano a Kinshasa. «Fumata nera per la delegazione italiana che non ha sbloccato la situazione delle 24 famiglie», scrive il Coordinamento CARE. «Serve ora una strategia diversa, invitare qui la DGM come il Coordinamento CARE chiede fin dall'inizio del blocco, mantenere bassi i toni e le dichiarazioni senza isterismi, verificare la situazione a Kinshasa delle singole procedure». 

L'ADIAC, l'agenzia di informazioni dell'Africa centrale, poche ore fa ha scritto che «Il blocco delle adozioni continua ad avvelenare le relazioni diplomatiche fra i due paesi. Roma ci ha messo tutto il suo peso, ma le famiglie restano ancora bloccate a Kinshasa». 


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