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Poligamia contro la povertà: la ricetta kazaka

Nella ex repubblica sovietica avere più mogli è proibito dal 1921, ma negli ultimi anni, complice un buco legislativo, la pratica sta ritornando in auge tra gli uomini ricchi. E le ragazze povere a quanto pare non si tirano indietro, anzi sognano di uscire così dalla miseria con tutta la loro famiglia. In barba alle dichiarazioni dell'Onu

di Gabriella Meroni

Il sogno di una ragazza kazaka in età da matrimonio? Semplice: diventare la seconda moglie di un uomo ricco. Seconda moglie delle prime nozze, si intende; perché – almeno stando a un articolo pubblicato da Bloomberg e poi ripreso da diversi quotidiani del mondo – la poligamia sta ormai diventando la strada più semplice e veloce per uscire dalla povertà, non solo per molte ragazze ma anche per le loro famiglie.
La situazione socioeconomica del Kazakistan è drammatica. Dopo l'indipendenza, guadagnata nel 1991, lo stato centroasiatico ha attraversato un periodo di profonde riforme politiche volute dal presidente Nursultan Nazarbayev, il cui unico risultato sembra essere stato quello di aver creato una casta di oligarchi e super-ricchi a spese del resto della popolazione. Una delle conseguenze più sorprendenti è stato però il ritorno della poligamia, praticata per secoli nel paese, messa fuori legge dal dominio sovietico nel 1921, ma oggi ricercata dagli uomini benestanti come status symbol e non disdegnata dalle aspiranti plurimogli come via d'uscita dalla miseria.
"Avere più mogli è diventato motivo di vanto", ha spiegato la scrittrice kazaka Ayan Kudaikulova, "esattamente come possedere un orologio prezioso. Avere una sola consorte ormai è sinonimo di scarsi mezzi economici". Tecnicamente, la poligamia sarebbe ancora illegale, tuttavia non esiste sanzione per questo "reato", come invece avviene nel vicino Kyrgyzstan, dove i poligami rischiano fino a due anni di carcere; i vari tentativi per rendere questa pratica matrimoniale pienamente legale sono però falliti più volte (l'ultima nel 2008), a causa della richiesta da parte di parlamentari donne di introdurre la possibilità di avere anche più di un marito.
Nonostante nel 2009 l'Onu abbia dichiarato la poligamia "violazione dei diritti umani e della dignità delle donne", sono più di 40 le nazioni al mondo in cui i matrimoni poligami vengono riconosciuti dalla legge, e in Kazakistan un sondaggio condotto dall'agenzia statale Kazinform rivelò che l'anno scorso il 41% della popolazione era favorevole alla legalizzazione della poligamia nel paese, il 22% era indifferente al tema e l'11% riteneva inutile legiferare in merito a un'usanza "largamente praticata". Contrario solo il 26%. "La spiegazione è semplice", conclude la Kudaikulova, "il 50% dei kazaki è povero".
 


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