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Le Ue congelerà beni legati al terrorismo
I ministri sottoporranno una legge sul tema all'europarlamento questa settimana per l'approvazione urgente
I ministri delle Finanze dell’Unione europea hanno approvato all’unanimità una proposta di legge per congelare le risorse economiche dei gruppi e degli individui citati nella lista dei presunti terroristi o sostenitori del terrorismo.
I ministri sottoporranno la legge all’europarlamento questa stessa settimana affinché venga approvata al più presto. Nel frattempo all’assemblea di Strasburgo si sta lavorando a un accordo per l’irrigidimento delle norme contro il riciclaggio di denaro sporco.
Le leggi vigenti contro il riciclaggio nell’Unione si applicano infatti a crimini relativi al traffico di stupefacenti ma, se approvata, la nuova normativa obbligherà tutte le istituzioni finanziarie, gli uffici di cambio, quelli di credito e chiunque abbia a che fare con le finanze di clienti a controllare se i proventi derivano da attività legate al terrorismo.
La decisione è stata presa martedì in Lussemburgo dove i ministri dell’Unione europea si sono riuniti per un incontro di due giorni per discutere delle misure di sicurezza contro il terrorismo: dalla sicurezza delle linee aeree alla protezione dei civili da un’eventuale guerra chimica e biologica.
I ministri responsabili di politica estera, trasporto aereo, aiuti umanitari, affari legali e strategie finanziarie ed economiche dei 15 Stati membri stanno valutando le misure adottate dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre e verificando se ci sono “buchi” legislativi da colmare.
Nell’incontro dei ministri delle Finanze il cancelliere britannico Gordon Brown ha richiesto una campagna mondiale per succhiare via la “linfa vitale finanziaria” dei terroristi.
Secondo Brown dovrebbero essere istituite delle “unità di crimini economici” per tracciare le mappa delle attività bancarie “sotterranee” e tutte le nazioni che non hanno ancora aderito alla Convenzione delle Nazioni Unite per la soppressione dei finanziamenti ai terroristi dovranno farlo entro la settimana. Le riunioni di questi due giorni serviranno a preparare il vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue che si terrà venerdì a Gand, in Belgio.
In una nota anteriore all’apertura dei lavori la Commissione Europea ha sottolineato che “l’Ue intende continuare a costruire su queste misure, guidata dai valori di solidarietà, sicurezza e ferma determinazione a combattere il terrorismo”. La Commissione ha promesso di continuare a essere solidale con gli Usa e con il popolo afgano, e punta a rafforzare la sicurezza nei voli e a migliorare i rapporti tra l’Unione, gli Stati Uniti e gli altri Paesi extra-comunitari in vista di un rafforzamento dei legami tra le forze di polizia. I ministri dei Trasporti sottoscriveranno le proposte di legge che consentono ai governi di concedere aiuti economici alle compagnie aeree colpite dalla crisi che ha seguito gli attentati e chiederanno anche di addestrare gli equipaggi degli aerei contro il terrorismo e aumentare i controlli su passeggeri e bagagli.
La scorsa settimana le maggiori compagnie aeree europee hanno fatto pressione sulla Commissione europea affinché autorizzasse aiuti superiori al limite fissato all’inizio. Il Commissario dei Trasporti Loyola de Palacio ha proposto di allentare il divieto sugli aiuti statali per consentire ai governi di compensare le perdite subite dalle compagnie nei quattro giorni di chiusura dei cieli Usa subito dopo gli attentati. Dal canto loro le compagnie richiedono più finanziamenti in vista dell’aumento dei costi per la sicurezza e le assicurazioni. Infine i ministri dell’Interno dovrebbero definire un accordo che assicuri entro dicembre garanzie di arresto valide in tutta l’Unione, per rimpiazzare il vecchio sistema di estradizione tra gli Stati membri.
Saranno promosse anche misure volte a intensificare la cooperazione tra polizia e autorità giudiziarie in tutta l’Unione per un più facile scambio di informazioni sul terrorismo tra gli Stati e l’Europol. Durante l’incontro sarà discussa anche una definizione unica del terrorismo, valida in tutta l’Unione. Finora solo Francia, Germania, Italia, Gran Bretagna, Spagna e Portogallo hanno una legislazione contro il terrorismo. (Cnn)
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