Sostenibilità

Biodiversità, la ricchezza dimenticata

Un report del WWF censisce le specie del mondo e lancia l'allarme sui troppi rischi estinzione. E anche alla politica italiana chiede di tutelare finalmente "il capitale naturale"

di Francesco Mattana

«Il WWF per primo, e da solo, ha cominciato negli anni ’60 a occuparsi di biodiversità . Grazie al nostro impegno ora esistono più di 100 Oasi in tutta Italia per 35.000 ettari. Gli animali si stanno moltiplicando e si fanno fotografare e filmare anche di giorno: uno spettacolo che in nessun altro paese d’Europa è possibile». Con queste parole Fulco Pratesi – fondatore e Presidente onorario dell’Associazione- ha aperto, questa mattina a Roma, l’incontro di presentazione del Report 2013 sulla Biodiversità  (in allegato)
 
Cinque milioni di specie animali e vegetali, 18.000 nuove specie di piante e animali descritte ogni anno e 49 scoperte al giorno negli angoli più remoti: viviamo in un pianeta ricchissimo di vita. Ma allo stesso tempo assistiamo a un quadro drammatico: 21.286 specie a rischio estinzione su 71.576 considerate dall’IUCN, e un’ “impronta” fisica dell’uomo sul pianeta pari a quasi il 50% di tutte le terre emerse.  
Gianfranco Bologna, direttore scientifico WWF Italia e curatore del Rapporto, riassume il senso dell’iniziativa: «Alle istituzioni chiediamo di porre al centro dei sistemi politici ed economici  il capitale naturale e gli straordinari servizi che gli ecosistemi ci offrono; ai cittadini chiediamo di sostenere il nostro impegno quotidiano perché questo capitale naturale sia sempre al sicuro e vitale». 
 
Le “specie bandiera” –su cui WWF concentra la propria azione- a parte alcune eccezioni stanno calando vertiginosamente. Alcuni esempi: il Rinoceronte di Giava conta appena 50 esemplari, tigri ne rimangono 3.200  mentre gli elefanti africani –che negli anni ’70 erano 1.300.000, ora sono circa 500.000. Ma c’è anche chi sale, nel “borsino delle specie”: il lupo è passato dai 100 esemplari del 1970 ai 1.500 di oggi; l’orso delle Alpi è passato dai cinque individui del 1990 ai quaranta di oggi. 
È proprio grazie a chi, a cominciare da Pratesi, ha posto l’ambiente come priorità assoluta, che oggi il 12% del territorio italiano è tutelato da aree protette (in linea con gli obiettivi delle convenzioni internazionali), mentre il 21% del paese rientra nella Rete Natura 2000, ovvero Siti di Interesse Comunitario (SIC) e Zone a Protezione Speciale (ZPS) identificate in risposta alle direttive europee Habitat e Uccelli.
 
Rispetto al totale di specie presenti in Europa, in Italia si contano oltre il 30% di specie animali e quasi il 50% di quelle vegetali, su di una superficie di circa 1/30 di quella del continente. La fauna è stimata in 58.000 specie, di cui circa 55.000 di Invertebrati (95%), 1812 di Protozoi (3%) e 1265 di Vertebrati (2%), con un’incidenza complessiva di specie endemiche pari a circa il 30%. La flora è costituita da oltre 6.700 specie di piante vascolari (di cui il 15% endemiche), 851 di Muschi e 279 Epatiche. Per quanto riguarda i Funghi, sono conosciute circa 20.000 specie di Macromiceti e Mixomiceti. 
 
Un dato sicuramente incoraggiante, ma non abbastanza da cullarsi negli allori. Ecco perché il Rapporto propone un decalogo di proposte rivolto alla politica (in allegato). 
 
Il Rapporto sulla biodiversità viene lanciato in occasione della Campagna di Natale aperta a tutto il pubblico: quest’anno potranno sostenere WWF attraverso un regalo solidale , come ad esempio i pandini di cartapesta -che negli ultimi anni hanno animato i più importanti eventi. Ne hanno prodotto 1.600 esemplari, proprio come i panda che vivono oggi in Cina. Tra questi, ce ne sono alcuni personalizzati –firmati da artisti, fumettisti e personaggi amati dalla gente- protagonisti di un’asta online a sostegno dei progetti dell’Associazione.
 
Da oggi fino al 10 dicembre  si potrà ad esempio adottare il “natural panda” di Fulco Pratesi, il “pandino jazz” di Raphael Gualazzi e il “panda tre in uno” di Aldo, Giovanni e Giacomo;
dall’11 al 17 dicembre, quelli di Fiorello, Negramaro, Elisa, Federica Pellegrini e molti altri. 
 
Ognuno di essi è stato modellato e rifinito a mano grazie alla collaborazione di Alisea e Le Botteghe della Cartapesta, cooperativa sociale che ha come scopo primario l’integrazione delle persone con disabilità. 
 
 
 

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