Welfare

Perù: annullate leggi amnistia

Tornano in carcere i responsabili delle violazioni dei diritti umani durante i governi degli ex presidenti Alan García Pérez e Alberto Fujimori

di Paolo Manzo

Il Consiglio Superiore della Giustizia Militare del Perú (Csjm), tenendo conto di una sentenza della Corte Interamericana dei Diritti Umani, ha annullato oggi le leggi dell’amnistia che avevano lasciato liberi i responsabili delle violazioni dei diritti umani durante i governi degli ex presidenti Alan García Pérez (1985-1990) e Alberto Fujimori (1990-2000). Le leggi di amnistia annullate coinvolgono membri del gruppo paramilitare denominato “Grupo Colina”, condotto indirettamente dall’ex capo dei servizi segreti peruviani, Vladimiro Montesinos. Nel novembre del 1991 il “Grupo Colina” aveva ucciso quindici persone (tra cui un bimbo di tre anni), sospettate di essere attivisti del sanguinario gruppo terrorista Sendero Luminoso, in una vecchia casa nel centro di Lima. Il “Grupo Colina” partecipò, un anno dopo, al sequestro e all’omicidio di nove studenti e un profesore dell’università di Lima “La Cantuta”. Ad eccezione dei due capi principali del “Grupo Colina” (Santiago Martín Rivas e Carlos Pichilingüe), tutti gli altri sono rinchiusi in carceri di massima sicurezza accusati di omicidio premeditato. Assieme ad almeno una dozzina di poliziotti accusati della morte di 270 carcerati, durante la presidenza del socialdemocratico Alan García.


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