Welfare

Teatro e carcere, ecco le otto esperienze delle Marche

A Urbania sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre si tiene il convegno 'I teatri delle diversità': tema portante l'esperienza teatrale inframuraria, che continua da almeno 30 anni, ma anche tanto altro. Ecco il programma

di Redazione

Il 30 novembre e 1 dicembre prossimi ad Urbania avrà luogo la quattordicesima edizione del Convegno internazionale su “I teatri delle diversità” promosso dall’omonima rivista fondata da Emilio Pozzi e Vito Minoia nel 1996. L’ iniziativa, a cura del Teatro Aenigma – Centro Internazionale di Produzione e Ricerca all’ Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, con il Patrocinio dell’Ateneo Feltresco,  promuove eventi artistici  e riflessioni approfondite su diversi aspetti del Teatro di Interazione Sociale. In questa occasione saranno presenti docenti, registi, attori e  operatori che lavorano artisticamente nei luoghi del disagio valorizzando la diversità. Nelle due giornate si alterneranno momenti di spettacolo e di riflessione su esperienze artistiche e ricerche.

Il tema principale sarà quello del teatro in carcere con due sessioni di lavoro: la prima dedicata alle esperienze sceniche negli otto istituti penitenziari marchigiani, a conclusione di un progetto unitario biennale con gli operatori che intervengono nei differenti contesti;  la seconda, con il coinvolgimento di alcune selezionate esperienze nazionali,  dopo la stipula del Protocollo d’Intesa tra il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria attraverso l’Istituto superiore di studi penitenziari (Ministero della Giustizia) e il Coordinamento nazionale teatro in carcere, organismo fondato proprio a Urbania tre anni fa e che oggi annovera al suo interno 44 compagnie da 14 Regioni italiane.

Altri temi in evidenza nel Convegno saranno: il rapporto tra marionette e terapia, anche alla luce delle più recenti iniziative della Associazione francese “Marionnette et Thérapie” ed un focus di natura spettacolare su due esperienze consolidate (quelle di Néon Teatro di Catania e Stalker Teatro di Torino, entrambe con un curriculum trentennale) e molto rappresentative del campo dei Teatri delle diversità, oggetto di riferimento per gli studi innovativi promossi dalla Rivista  omonima che gode di sempre maggiore credibilità in ambito accademico internazionale.

Il Convegno si apre a conclusione dello spettacolo “Nessuno escluso” di Néon Teatri per le scuole di Urbania programmato alle ore 9.00 di sabato 30 novembre.  Dopo i saluti delle autorità previsti alle 10.15, l’intera mattinata è dedicata al Progetto regionale di Teatro in carcere nelle Marche con interventi di Cooperativa KoinemaFondazione Teatro delle Muse, Associazione teatrale Sassi nello Stagno, Teatro Aenigma, Compagnia teatrale Art’ò, Compagnia teatrale La PiolettaAssociazione LaGrù, Associazione Teatroaponente, Simone Guerro.

Nel pomeriggio sono previste due tavole rotonde:  la prima dedicata a marionette e burattini, coordinata dal maestro di fama internazionale Mariano Dolci, docente a contratto di Teatro di Animazione all’Università di Urbino, sulle valenze educative e terapeutiche dei pupazzi animati in diverse esperienze narrate da esperti italiani come Corrado Vecchi e Rosario Perricone; la seconda, dal titolo “Le poetiche degli artisti nelle attività di gruppo” sarà condotta da Valeria Ottolenghi, esponente del direttivo della Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, e darà conto, attraverso le testimonianze degli operatori, delle esperienze di teatro in carcere recentemente condotte a Vigevano, Padova, Saluzzo, Venezia e Bamenda (Camerun) da Mimmo Sorrentino, Maria Cinzia Zanellato, Grazia Isoardi di Voci Erranti, Michalis Traitsis di Balamòs Teatro, frate Stefano Luca. Ancora un doppio appuntamento a conclusione di serata al Teatro Bramante con la replica dello spettacolo “Nessuno escluso” di Nèon Teatro (regia di Monica Felloni, direzione artistica di Piero Ristagno), al quale è stato assegnato il “Premio Teatri delle diversità 2013” (in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro) e la performance “Action” di Stalker Teatro, direzione artistica di Gabriele Boccacini.

La sessione domenicale si aprirà alle 10 con gli interventi del regista fiorentino Francesco Gigliotti, insieme ad alcuni allievi del Teatro Universitario Aenigma su “Studio sulle tecniche performative delle maschere e del recitare all’improvviso” e di Yosuke Taki (regista e studioso giapponese) su “Rigenerare il Kyogen con la linfa della Commedia dell'Arte”. Quello del confronto e della contaminazione tra le Tradizioni ed i linguaggi teatrali è uno degli orizzonti che la Rivista ha sempre volentieri esplorato in chiave interculturale.

A seguire una riflessione sul poema “Profezia” di Pier Paolo Pasolini a cura del professor Peter Kammerer con il coinvolgimento dell’attrice Graziella Galvani e di studiosi e testimoni del pensiero dell’intellettuale friulano (Angela Felice, Paolo Garofalo, Mirella Pol Bodetto). Si tratta in questo caso della prima iniziativa del Centro Studi “Catarsi-Teatri delle diversità Emilio Pozzi”, in forma di anticipazione sui temi del XV Convegno della rivista (Urbania, novembre 2014). Per tutta la durata del Convegno nella Sala Volponi “Percorsi interiori” -Teatro in Carcere mostra fotografica di Franco Deriu sul lavoro del Teatro Aenigma nella Casa Circondariale di Villa Fastiggi a Pesaro.

La manifestazione,  ideata e coordinata da Vito Minoia, studioso di Teatro educativo e inclusivo e direttore della Rivista europea Teatri delle diversità, è Patrocinata dall’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, dalla Provincia di Pesaro e Urbino (assessorato alle politiche culturali) Patrocinata e sostenuta dalla Regione Marche (Assessorato alla cultura), dal Ministero dei Beni, Attività Culturali e Turismo (Dipartimento generale dello spettacolo dal vivo) e da altri Enti, Associazioni di Volontariato e Cooperative del Territorio.

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