Cultura

Il volontariato in sanità. Gli stati generali alla Statale di Milano

Oltre 340mila volontari impegnati secondo il censimento Istat, in 11mila organizzazioni. Esperienze di grande innovatività che fanno crescere quella capacità importantissima di relazioni con le persone bisogno di cura. Se ne parlerà in un grande appuntamento promosso da Vita

di Giuseppe Frangi

Come ogni anno, anche quest’anno il 5 dicembre, VITA fa della Giornata Mondiale del Volontariato un importante momento per narrare e fare emergere un settore imprescindibile della società e dell’economia italiana e internazionale.

Quest’anno la scelta è stata quella di mettere al centro il Volontariato in Sanità. Il titolo della Giornata è già indicativo: La Relazione salutare. Un titolo che sottolinea il valore aggiunto fondamentale che il volontariato porta: è la relazione con il malato come fattore che anche la medicina ritiene sempre più decisiva nei percorsi di cura e guarigione. La Giornata si terrà in una sede di grande importanza, l’Aula Magna dell’ìUniversità Statale di Milano. La scelta della sede è un richiamo al fatto che all’origine quello era il primo ospedale milanese, costruito a fine ‘400 grazie alle donazioni dei cittadini. La gratuità di oggi si racconta nel luogo della gratuità di allora.

Promosso da VITA e Centro Nazionale Volontariato è sostenuto anche da Fondazione don Gnocchi, Istituto Sacra Famiglia, Abio, Lega del Filo d’oro, Avo, Cittadinanza attiva-Tribunale del malato, Nostra famiglia, Ail, Aism, Misericordie, Croce Rossa, Aido, Ant, Fratres, Avis con il patrocinio della Ca’ Granda, Comune di Milano e Regione Lombardia.

Gli oltre 340.000 volontari impegnati,  le 11mila associazioni e istituzioni sanitarie non profit che danno lavoro a 158mila addetti (Censimento Istat 2013) dimostrano come il Volontariato nella Sanità abbia acquisito in questi anni un’importanza sempre maggiore:

a)  in termini numerici (volontari e addetti nelle istituzioni sanitarie non profit);

b) come produttore di relazioni fondamentali persino (come è riconosciuto da tante ricerche scientifiche) nelle terapie;

c) come soggetto e motore di processi di de-ospedalizzazione.

Il volontariato in sanità rappresenta ormai una risorsa imprescindibile del Welfare italiano ed europeo, attraverso una rete fittissima di soggetti che affiancano quotidianamente i servizi sanitari e assistenziali tradizionali  con un sistema integrato di energie che contempla anche quella della gratuità e della solidarietà.

La giornata è per questo divisa in tre sessioni (il programma è scaricabile in allegato) che delineano le varie tipologie dell’impegno di volontariato e associazionismo in ambito sanitario. La prima sessione si occupa della presenza dei volontari nelle strutture ospedaliere: una presenza capillare e articolata in centinaia di organizzazioni. La seconda sessione invece affronta una questione importante per gli assetti del nuovo welfare: la deospedalizzazione che vede il non profit in un ruolo protagonistico. Infine la terza sessione si occupa dell’impegno al fianco delle disabilità e delle fragilità gravi, dove il volontariato riveste un ruolo prezioso, grazie anche a percorsi formativi molto evoluti.

Un evento realizzato grazie al sostegno di Unipol 

L’appuntamento è per  il 5 dicembre, Aula Magna Università Statale, via Festa del Perdono
La partecipazione è gratuita. Per informazioni: relazionesalutare@vita.it

In copertina, un volontario della Lega del Filo d'Oro, a Lesmo.

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