Salute

Galoppa la povertà sanitaria, +9% in tre anni

Se prima la crisi colpiva le famiglie costringendole a fare a meno di alimenti o vestiario, oggi il disagio sociale riguarda anche la difficoltà di procurarsi le medicine. La denuncia è del Banco Farmaceutico, che invita anche i cittadini a donare farmaci non scaduti e non utilizzati

di Gabriella Meroni

In Lombardia dal 2010 al 2013 la richiesta dei farmaci da parte degli enti convenzionati con Banco Farmaceutico è aumentata del 9,1% in Lombardia e nella sola città di Milano la richiesta è salita di circa il 13%. È quanto emerge dalla ricerca effettuata dalla Fondazione Banco Farmaceutico. Se prima la crisi colpiva le famiglie costringendole a fare a meno di alimenti, di vestiario e di generi di consumo, oggi il disagio sociale riguarda anche la difficoltà di procurarsi le medicine, e sempre più spesso aumenta la fascia di cittadini che non è in grado di pagare il ticket. 
Nel 2010 la richiesta degli enti assistenziali milanesi era di 78.393 confezioni di farmaci da banco, nel 2013 la richiesta è salita a 88.500 confezioni; per la Lombardia sono 171.500 le confezioni richieste solo nel 2013. Ogni anno gli oltre 1.500 enti assistenziali che Banco Farmaceutico aiuta in tutta Italia chiedono più di 2 milioni di confezioni di farmaci. 
“Il crescente bisogno di farmaci – commenta Paolo Gradnik, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico – da parte delle più importanti strutture di assistenza caritative ci ha persuasi ad affiancare, alla già collaudata Giornata di Raccolta del Farmaco e alle donazioni aziendali, anche la nuova iniziativa del Recupero Farmaci Validi Non Scaduti che speriamo parta quanto prima a Milano.” “Nelle case degli italiani, – continua Gradnik – restano inutilizzate circa 100 milioni di confezioni di farmaci ogni anno. Questo nuovo progetto punta a recuperare proprio quei farmaci ancora validi che sono nascosti nelle nostre abitazioni e che possono rappresentare un segno di speranza per tante famiglie che sono in difficoltà”. 


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