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Ail Milano invita a tavola le Buone Forchette

Al via da lunedì 4 novembre un'originale campagna di raccolta fondi ideata dalla sede milanese di Ail per sostenere la ricerca ematologica. Oltre 30 gli chef che hanno aderito all'iniziativa.

di Antonietta Nembri

«Un’iniziativa ambiziosa» così Francesca Tognetti, presidente della sede milanese di Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie, linfomi e mieloma Onlus), ha definito la nuova campagna di raccolta fondi destinata a trovare le risorse necessarie per per avviare la ricerca, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, per rendere disponibile il sequenziamento del genoma al maggior numero possibile di pazienti ematologici ed estenderlo ai reparti di ematologia dell’area milanese.
A essere “ambiziosa” è l’iniziativa “Buone forchette per Ail” che prende il via lunedì 4 novembre in oltre 30 ristoranti milanesi. Chi ama mangiare bene a Milano potrà non solo mangiare bene, ma anche fare del bene. Con la collaborazione di Identità golose, infatti, i clienti dei ristoranti aderenti potranno dare il proprio contribuito alla campagna della sede di Milano dell’Ail.

Si tratta di un’iniziativa ambiziosa perché, come ha spiegato Francesca Tognetti, « in un momento economico difficile punta a coinvolgere attivamente un grande numero di persone attraverso tanti piccoli contributi, con una modalità innovativa rispetto alle tradizionali campagne di fundraising. Ma l’entusiasmo degli Chef e la generosità delle Buone Forchette milanesi ci fa guardare con ottimismo all’obiettivo che ci siamo prefissati di raggiungere». Francesca Tognetti precisa inoltre che «le donazioni raccolte saranno interamente destinate al finanziamento del progetto di ricerca. Questo grazie al Comune di Milano, a Eberhard & Co. Watches, a Mitsubishi Electric, a Birra Moretti e alle diverse aziende farmaceutiche che con il proprio contributo ci consentono di lanciare la campagna a costo zero per l’associazione. Spero ora che, grazie al tam tam dei media e al passaparola, quante più persone sostengano Buone Forchette per Ail».
«Originale e innovativa» così il professor Mandelli, presidente nazionale di Ail ha definito questa campagna realizzata da Ail Milano e che  « va a finanziare un progetto di alto valore scientifico e davvero molto avanzato a favore dei pazienti ematologici, le cui patologie sono in costante aumento e richiedono interventi sempre più mirati. Sono certo che la tradizione culinaria che contraddistingue il nostro Paese e la comprovata generosità della città di Milano faranno il resto per rendere l’iniziativa un vero successo».

Il meccanismo per questa campagna di raccolta fondi, che si concluderà il 28 febbraio 2014, è semplice: al termine del pranzo o della cena, al momento del conto, basterà affidare al cameriere la propria donazione volontaria – a partire da 2 euro – che sarà automaticamente devoluta ad Ail. Per ogni contributo i ristoranti rilasceranno ai clienti donatori una regolare ricevuta. Per essere una “Buona Forchetta” non è indispensabile andare al ristorante. Nel circuito dei locali, ma anche attraverso i siti www.buoneforchetteperail.it, www.ailmilano.it e www.identitagolose.it, sarà possibile fare una donazione. Donando – anche online  – (a partire da 25 euro) sarà possibile ricevere una copia autenticata dell’opera originale “Buone Forchette” realizzata dall’illustratore Gianluca Biscalchin. Si tratta di una stampa a colori, a tiratura limitata, che segna la prima edizione di una campagna che debutta a Milano con il patrocinio del Comune.

Franco D’Alfonso, assessore al Commercio e Turismo del Comune di Milano, nel corso della presentazione alla campagna ha sottolineato che si tratta di: «un progetto che il Comune di Milano ha patrocinato con convinzione, poiché interessa le numerose buone forchette milanesi che avranno modo di apprezzare la bravura dei grandi chef che hanno aderito a questa campagna benefica. Buone Forchette per Ail, come Expo 2015, ha al centro il cibo: energia per la vita».
Paolo Marchi, ideatore e curatore del congresso di cucina e pasticceria d’autore Identità Golose ha sottolineato che: «Il circuito dei ristoranti che partecipano a Buone Forchette per Ail è più che mai rappresentativo di un modo di intendere la cucina di qualità che caratterizza ogni iniziativa firmata Identità Golose. Si tratta di una qualità che, nel circuito Buone Forchette per Ail, è rappresentata da una varietà di formule invitanti, pensate per tutti e dedicate a chi, a tavola, ama scoprire qualcosa di nuovo e di buono. Gli chef e i proprietari delle insegne coinvolte hanno dimostrato grande sensibilità aderendo al progetto. Ora tocca alle Buone Forchette fare la differenza».

Questi i protagonisti della campagna:
I testimonial: Al Mercato – Noodle&Hot Dog Bar (Chef: Beniamino Nespor ed Eugenio Roncoroni), Al Mercato – Ristorante&Burger Bar (Chef: Beniamino Nespor ed Eugenio Roncoroni), Al V Piano – Attico Gourmet (Chef: Federico Comi), Blu (Chef: Blu Team), Chick'n Quick (Chef: Claudio Sadler), Cucina del Toro (Chef: Daniele Spada), Daniel – Cucina italiana contemporanea (Chef: Daniel Canzian), D'O (Chef: Davide Oldani), Dopolavoro Bicocca (Chef: Paolo Casanova), Erba Brusca (Chef: Alice Delcourt), Finger's Garden (Chef: Roberto Okabe), Il Liberty (Chef: Andrea Provenzani), Il Luogo di Aimo e Nadia (Chef: Alessandro Negrini e Fabio Pisani), Il Marchesino (Chef: Gualtiero Marchesi), Innocenti Evasioni (Eros Picco e Tommaso Arrigoni), La Brisa (Chef: Antonio Facciolo), La Maniera di Carlo (Chef: Francesco Germani), Langosteria 10 (Chef: Enrico Buonocore), Manna (Chef: Matteo Fronduti), Pane e Acqua (Chef: Francesco Passalacqua), Pastamadre (Chef: Francesco Costanzo), Pescheria da Claudio (Chef: Gabriele Badini), Pisacco (Chef: Fabio Gambirasi), Ratanà (Chef: Cesare Battisti), Refettorio (Chef: Giovanni Ruggieri), Sadler (Chef: Claudio Sadler), Timè (Chef: Patrizia Maraviglia), Trattoria del Nuovo Macello (Chef: Giovanni Traversone e Marco Tronconi), Trattoria Mirta (Chef: Juan José Lema), Turbigo Bar & Restaurant (Chef: Raffaele Lenzi), Wicky's (Chef: Wicky Priyan).