Politica

Accompagnamento legato al reddito, retromarcia del Governo

Dal testo che sta per essere depositato al Senato scompare, secondo la Fish, il tetto reddituale posto all'indennità di accmpagnamento. Barbieri: «ma il nostro non è un sospiro di sollievo»

di Redazione

Retromarcia del Governo sul tetto reddituale per l’indennità di accompagnamento. Secondo la Fish dal testo della legge di stabilità in via di deposito al Senato, sarebbero infatti scomparsi i limiti reddituali di 40mila euro per il singolo e di 60mila euro per chi è coniugato. Il tetto reddituale cozzava contro la natura indennitaria della provvidenza, l’unico livello essenziale certo riconosciuto alle persone con disabilità. «Non si sarebbe considerato che la disabilità è la prima causa di impoverimento e che una persona anziana, con grave disabilità, spende gran parte delle sue risorse, spesso intaccando il patrimonio, per garantirsi un’assistenza che lo Stato non offre», precisa la Fish.

«Il nostro però non è un sospiro di sollievo», commenta Pietro Barbieri, presidente della FISH. «Quel segnale, comunque espresso, non lo dimentichiamo. Il fatto che quella brutale ipotesi sia stata espunta dalla legge di disabilità, libera risorse politiche per aumentare ancora la nostra pressione nella direzione di strutturali misure e politiche a favore della non autosufficienza, aspetti molto deboli nel testo ora all’esame delle Camere».

Rispetto alla legge che domani inizia il suo iter parlamentare, rimane forte la contrarietà per il risicato finanziamento al Fondo nazionale per le non autosufficienza (sono previsti 250 milioni, ancor meno di quanto già largamente insufficiente stanziato lo scorso anno) e per il finanziamento minimo previsto per il Fondo per le politiche sociali (300 milioni).

«Con l’approvazione del Programma di azione per le persone con disabilità, abbiamo voluto sperare che il Governo volesse organicamente affrontare il tema dell’esclusione delle persone con disabilità. Gli interventi necessari non sono certo tutti a costo zero. Questo è il momento di trasformare quella volontà in azioni concrete».


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