Volontariato

Ente nazionale sordomuti contro accattonaggio

Un dirigente denuncia: sui treni e nei ristoranti si vendono immaginette per raccogliere fondi. «Noi non c'entriamo»÷

di Giampaolo Cerri

La denuncia è autorevole e proviene da Renato Pigliacampa, dirigente nazionale del Dipartimento scuola-educazine dell’Ente nazionale sordomuti: ogni giorno sui treni italiani si compiono piccole truffe in nome dei sordi. “Sui vagoni, nei ristoranti e in altri luoghi pubblici”, scrive a Vita Pigliacampo, “gruppi di sordomuti stranieri (russi, moldavi, slavi, polacchi e bulgari) distribuiscono fogli riproducenti la dattilogia (l’alfabeto manuale utlizzatto come supporto dai sordi) o altre amene immagini”. Secondo Pigliacampo queste iniziative non devono essere attribuite ai sordi italiani “che sinceramente umilierebbero le loro capacità culturali e intellettive”. Si tratterebbe piuttosto di persone “sfruttate dalla malavita” o semplicemente “di furbi”. C’è da chiedersi piuttosto se si tratti veramente di sordi.


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