Non profit

Questo servizio civile è solo burocrazia. Voltiamo pagina

Mentre bando 2013, lanciato oggi rischia di non partire a causa della vertenza sugli stranieri. Intanto in servizio ci sono 879 volontari. Ovvero dieci ogni dipendente dell'Ufficio nazionale. Un corto circuito contro cui ribellarsi. Vita.it mette a disposizione la sua piattaforma per raccogliere contributi per costruire un grande momento di confronto pubblico

di Redazione

Prima Arci servizio civile con 947 (di cui 10 all’estero) volontari, poi le Misericordie con 634 (30), quindi Anpas con 602 volontari (leggi nelle correlate la durissima reazione del presidente nazionale Fausto Casini). La classifica degli enti sul bando nazionale è presto fatta. Del resto nei prossimi mesi (comunque non prima del prossimo aprile) saranno avviati appena 15.466. Si tratta del contingente più esiguo dal 2005 ad oggi (escluso naturalmente quello del 2012, quando il bando neppure uscì). Non solo: sul bando pende, irrisolta, la spada di Damocle dell’apertura agli stranieri, che rischia di bloccare di fatto le partenze a data da destinarsi.

Ma la vera notizia ce l’ha data il presidente della Cnesc, Primo di Blasio, che ci spiega che per una serie di nodi burocratici nella migliore delle ipotesi la prossima chiamata vedrà la luce nel 2015. E questo anche grazie all’immobilismo di un Governo, quello guidato da Enrico Letta, che non solo per bocca del premier, ma anche di suoi ministri (Enrico Giovannini e Maurizio Lupi in primis) si è detto in più occasioni favorevole persino all’istituzione di un servizio civile obbligatorio.

15.466 ragazzi corrispondono al 2,2 per mille dei giovani che sulla carta potrebbero accedere al servizio civile. E anche se fossero 20mila, per qualche dirigente di enti la quota minima (ma qualche anno si parlava di almeno 40mila avvii) non raggiungerebbero comunque nemmeno il 3 per mille. Passando dai numeri futuri a quelli reali: oggi 4 ottobre risultano in servizio appena 879 volontari. Ovvero lo 0,1 per mille (0,1!!!) dei maggiorenni fra i 18 e i 28 anni. 879 volontari per la cui amministrazione nell’Ufficio nazionale sono impiegati poco meno di un centinaio di persone. Senza contare gli uffici regionali.

In questi termini dal punto di vista generazionale il Scn non è più un’esperienza di nicchia, è semplicemente un’esperienza insignificante. Lo dicono i numeri: il servizio civile nazionale nato con la legge 64 del 6 marzo 2001, al di là delle buone intenzioni, è burocrazia allo stato puro. Solo burocrazia

Per chi crede che questo possa davvero essere uno strumento straordinario di crescita dei nostri ragazzi e dei nostri figli è venuto il momento di dire “Basta”.  
L’idea lanciata da Vita del servizio civile universale in base al principio che chi vuole fare il servizio civile ha il diritto di farlo, ormai condivisa da quasi tutti gli attori di questo mondo, può essere il punto di partenza per lanciare una grande campagna nazionale per far nascere un nuovo servizio civile universale ed europeo.  

Da oggi in poi la nostra testata on line offrirà a chiunque lo voglia lo spazio per intervenire nel dibattito. Dibattito che fin da ora ci impegnamo a far convogliare in un momento di confronto pubblico in Parlamento.  

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