Volontariato

Marcia pace: Bobba lancia il movimento “new global”

Riportiamo il discorso che Luigi Bobba, presidente delle Acli, ha tenuto pochi minuti fa all'Assemblea Onu dei popoli di Perugia. Le parole d'ordine: new global e società civile

di Gabriella Meroni

Dopo la tragedia dell’11 settembre una cosa è emersa chiaramente: che nessuno di noi può tirarsi fuori, nessuno è escluso, siamo tutti dentro lo steso mondo, come associazioni e persone, nazioni e civiltà; nessuno può sentirsi superiore ad altri. Questo orrendo crimine ci ha fatto percepire quanto il mondo sia già, nei fatti, veramente globale.

Ma noi, organizzazioni della società civile, quanto sentiamo di essere già dentro la società civile globale? Per capirlo meglio, un primo passaggio lo dobbiamo fare in termini di linguaggio: in questi mesi siamo stati spesso ricompresi sotto la sigla “no global”. So bene che tanti di noi non hanno una visione veramente negativa, contraria alla globalizzazione; molti di noi rifiutano le diseguaglianze della globalizzazione ma ne vogliono un’altra, vogliono la globalizzazione dal basso, la globalizzazione dei diritti, della democrazia, del lavoro, della solidarietà. Quindi, se il linguaggio è coscienza, noi dobbiamo concepirci come new global, capaci di proporre e non solo di negare. Ma allora un’altra mutazione di linguaggio è necessaria. Il termine non profit, secondo me, che è un’altra negazione, è da rivedere: io propongo di chiamarci non più organizzazioni non profit, ma “organizzazioni della società civile”.

In quanto tali, siamo chiamati a fare tre passi: primo, un lavoro di educazione. Riccardo Petrella ci diceva poco fa che il cittadino globale non c’è ancora perché va formato. Ecco, questo è il nostro compito. Il secondo: a marzo in Messico si terrà per la prima volta un’iniziativa delle Nazioni Unite dedicata alla finanza per lo sviluppo, non la finanza per la finanza o per la speculazione, ma per lo sviluppo, cioè per il lavoro. Quell’apppuntamento deve essere un nostro appuntamento, se vogliamo che i temi che sembravano utopici pochi mesi fa, come la tobin tax e il controllo sui paradisi fiscali, diventino (come in parte già succede) temi dell’agenda politica. Questo passaggio vale anche per noi italiani, che abbiamo fatto nascere una banca etica e dobbiamo cerscere su questo punto. Il terzo e ultimo passo è che credo che dovremo ricordare questa giornata come una giornata buona, perchè è stato attribuito il Nobel per la pace all’Onu e a Kofi Annan. Non dimeticheremo questo giorno perchè al centro della nostra riflessione c’è sempre stata l’Onu e la loro azione legittima, che anche oggi invochiamo. Mon è un nostro pallino, un’inquietudine dei movimenti: noi vogliamo costruire anche dal punto di vista delle istituzioni una società dove ci sia più giustizia e democrazia.

Utilizzo per conculdere un’immagine di un vescovo italiano che ha lavorato per la pace, don Tonino Bello, che diceva che siamo tutti angeli zoppi, con una sola ala: solo se ci teniamo abbracciati possiamo volare. Solo insieme, quindi, potremo costruire la società civile globale.

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