Famiglia

“Svegliamoci sogniamo” le associazioni promuovono la mutualità

Martedì 8 ottobre, a partire dalle 9.30 nella Sala Lazzati della Fondazione Ambrosianeum di via delle Ore 3 a Milano, si terrà il l'incontro-confronto “Svegliamoci sogniamo... alla riscoperta dei valori della mutualità” con la partecipazione dei presidenti delle associazioni Arci Lombardia, Auser Lombardia, CNCA Lombardia, Legacoopsociali Lombardia e Movimento Consumatori Milano

di Redazione

Interverranno per un inquadramento del tema della mutualità nell'universo dell'associazionismo il sociologo Tommaso Vitale del Centro di Studi Europei di Sciences Po che relazionerà sul tema “Quale mutualità per il terzo settore e il territorio” e il professor Giovanni Fosti, ricercatore CERGAS, che offrirà un approfondimento su “L'approccio mutualistico può essere un elemento per innovare l'attuale modello di welfare?”.
L'incontro sarà l'epilogo del progetto “Svegliamoci sogniamo”, sostenuto dalla Regione Lombardia, realizzato tra il 2012 e il 2013 dalle associazioni coinvolte – fra cui Movimento Consumatori– e sviluppato a partire dall'esigenza delle associazioni di sciogliere il nodo della modernità nella ricerca di nuove risorse sia umane che sociali che economiche per far fronte alle rinnovate vulnerabilità sociali e all'urgenza del coinvolgimento dei cittadini nella costruzione di un welfare efficace, universale e sostenibile. Un anno fa la città, sempre negli spazi dell'Ambrosianeum, aveva incontrato il sociologo Gino Mazzoli che si era confrontato sul cambiamento repentino del quadro socio-politico di riferimento e sulle nuove sfide del welfare.
Sergio Silvotti, di Arci Lombardia e coordinatore del progetto, anticipa che nel corso dell'evento si parlerà “di un welfare non risarcitorio, in grado di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana visto quindi come un investimento per lo sviluppo locale e del paese la mutualità è un potente strumento per associare le persone rispetto a problemi concreti, di definizione delle condizioni di possibilità perché le risposte ai bisogni sociali si basino sul protagonismo della persona (a partire da chi vive il bisogno) e delle comunità». Per Silvotti «trovare risposte ai bisogni individuali delle persone, e in particolare di coloro che vivono una sempre più accentuata e rischiosa condizione di vulnerabilità, è tutt'uno con la ricerca di nuove forme sia organizzative sia di azione collettiva».

Da qui l'esigenza di presentare e condividere con la cittadinanza e con diverse anime del terzo settore esperienze e proposte per una promozione della mutualità.


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