Salute

Bettoni (ANIML): «Pronti a costituirci Parte civile per non lasciare sole le famiglie delle vittime»

Così Franco Bettoni, presidente di Anmil, a commento dell'esplosione dei silos avvenuta a Lamezia Terme e che è costata la vita a tre persone

di Redazione

Proprio nella giornata in cui il Presidente dell’INAIL, Massimo De Felice,  e il Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, hanno presentato alla stampa la nuova sezione del portale INAIL “Open data” che rende accessibili i dati sul fenomeno infortunistico in possesso dell'Istituto in formato aperto e liberamente consultabili e riutilizzabili dal cittadino e dalle imprese in un’ottica di trasparenza e partecipazione,  nell'area industriale di Lamezia Terme un grave incidente ha provocato la morte di tre operai.

«Le cause di quest’ennesima tragedia saranno da accertare, ma sicuramente – afferma il Presidente nazionale ANMIL Franco Bettoni – la pericolosità di certe lavorazioni e il rischio per i lavoratori di ritrovarsi vittime di infortuni più o meno gravi non può essere considerato come una tragica fatalità e non bisogna sottovalutare il dolore delle famiglie dei due saldatori trentaduenni laziali, Daniele Gasbarrone e Alessandro Panella e di Enrico Amati di Sinalunga (SI), 36 anni, morti lontano dalle loro case e dagli affetti pur di avere un lavoro su cui contare. Quello che in pochi sanno è che per Daniele e Alessandro non verrà prevista alcuna costituzione di rendita, come se queste vite non avessero alcun ‘valore’ perché la normativa del 1965 prevede che solo alla moglie e ai figli possa essere riconosciuto un risarcimento e nulla invece ai genitori con cui i ragazzi convivevano. Quanto alla famiglia di Enrico Amati, tecnico informatico, che lascia una moglie ed un bambino di 9 anni, siamo certi che l’INAIL provvederà a quantificare ed erogare la rendita in tempi brevi, ma confermiamo a tutti loro il pieno sostegno dell’ANMIL e siamo pronti a costituirci parte civile per non lasciare sole queste famiglie».
Nel 2012 gli infortuni indennizzati dall’INAIL a vittime di esplosioni o incendi sono stati in tutto 478 di cui 3 casi mortali, ma sebbene il dato non sia definitivo la diminuzione degli incidenti con queste modalità è stata considerevole rispetto al 2011 con un totale di 698 feriti e 8 morti.


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