Welfare

Assistenti sociali: presentate due proposte di legge

Il Parlamento ora è chiamato a decidere come disegnare il nuovo profilo di una professione che opera per la tutela delle persone, delle famiglie e delle comunità in situazioni di disagio, di marginalità o di grave rischio sociale.

di Redazione

Si tratta della Proposta di Legge n. 550 (http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_v3/Ddliter/40182.htm) presentata alla Camera dei Deputati a firma, tra gli altri, delle Onorevoli Antezza, Biondelli e Amoddio e del Disegno di Legge n. 660 (http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_v3/Ddliter/40903.htm) presentato al Senato a firma delle Senatrici Mattesini, Maturani e altri.

I due testi, praticamente identici, sono stati condivisi da tutta la comunità professionale, dagli Ordini regionali, dalle associazioni e dal sindacato di categoria e tendono alla piena valorizzazione dell'Assistente Sociale.

«L’area sociale vedrà così confermata l'esigenza di competenza e qualità del professionista di riferimento – dichiara Edda Samory, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine – cui spetta il compito di valutare e sostenere la salute sociale del cittadino, equivalente del medico, figura centrale dell’area sanitaria».

«In pratica, un riconoscimento – continua Samory – di quanto già oggi viene svolto dagli Assistenti sociali negli ambiti socio sanitari ma che guarda soprattutto al futuro della professione, individuando nella funzione progettuale un’effettiva integrazione tra i servizi sociali e i servizi sanitari».
 
È evidente come per gli assistenti sociali si configuri in primo luogo l’esigenza di acquisire un’alta formazione professionalizzante specifica, esigenza che, parallelamente, è stata tenuta in grande considerazione delle recenti normative e che comporta l’adeguamento dell’accesso alla professione a seguito del conseguimento di una laurea magistrale in un percorso a ciclo unico che unisca le lauree specifiche di cui alle classi L39 e LM87, per accedere all’esame di Stato e un piano formativo comprensivo dell’adeguamento qualitativo e quantitativo del tirocinio professionalizzante.

Le proposte di legge disegnano anche gli aspetti disciplinari, le competenze, le procedure, le sanzioni e il sistema di garanzie, nonché alcune fondamentali specifiche quali l’obbligo della formazione permanente, dell’assicurazione civile obbligatoria e  del segreto professionale, in riferimento alle norme definite dal DPR 137/2012.


 

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