Formazione

Più di 1 mld di persone vive con meno di 1 $ al giorno

Sono le conclusioni del rapporto Social Watch. La media mondiale di aspettativa di vita è di 66,1 anni

di Gabriella Meroni

Oltre un miliardo di persone nel mondo sopravvive con meno di un dollaro al giorno. In Italia il 13,9% della popolazione vive con meno di un milione di lire al mese e poco meno del 17% degli statunitensi vivono al di sotto della soglia di povertà. Sono solo alcuni dei dati presenti nel volume “Social watch” presentato a Roma dalla rete italiana Social watch, di cui fanno parte tra gli altri Arci, Acli, Mani tese e Movimondo nella sala della Protomoteca in Campidoglio. Social watch è nato sei anni fa da una coalizione di organizzazioni di tutto il mondo, con la volontà di monitorare lo stato di realizzazione degli impegni assunti dai governi al vertice Onu di Copenaghen sullo sviluppo sociale. Un’azione che si traduce concretamente nella pubblicazione annuale di un rapporto che, sulla base dei dati ufficiali forniti dalle più autorevoli fonti dei vari Paesi, offre un’analisi accurata della qualità della vita e dell’impatto delle politiche sociali. Scorrendo il testo, si scopre che in Afghanistan solo il 13% della popolazione ha accesso all’acqua potabile e che solo il 28,7% dei bambini è iscritto alla scuola di base. E ancora che in Iraq il dato della mortalità al di sotto dei 5 anni è più che raddoppiato: dal 50 per mille nel 1990 al 128 per mille nel 1999. Dal rapporto risulta quindi che nel Malawi la percentuale dei bambini che completano la scuola di base è passata dal 74% del 1990 al 34%del 1994. In Etiopia, Eritrea, Mali, Burkina Faso circa 1 bambino su 3 è iscritto alla scuola di base. La media mondiale di aspettativa di vita è di 66,1 anni ma, in molti Paesi africani, è inferiore di 15-20 anni. E ancora: il tasso di mortalità infantile della Sierra Leone è 4 volte superiore alla media mondiale e 25 volte quello dell’Italia o degli Stati Uniti. In Bangladesh, India, Nepal, più del 50% dei bambini è instato di malnutrizione. In Mozambico, Madacascar, Sierra Leone, più del 60% della popolazione non aveva accesso ai servizi sanitari neglianni ’90-’95, secondo gli ultimi dati disponibili. Ma il rapporto analizza anche la situazione nel nostro Paese. In Italia, troviamo che la società è caratterizzata da forti disuguaglianze di genere, con uno scarto eccessivo di reddito fra uomini e donne.


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