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Un’orchestra che suona la cooperazione

La cultura come motore di sviluppo: in tournèe in Italia un ensemble composto da 54 giovani musicisti provinienti da Tagikistan, Kirghizistan e Kazakistan.

di Redazione

Arrivano da Tagikistan, Kirghizistan e Kazakistan. Sono 54 giovani musicisti e compongono la Central Asia Youth Orchestra, in tournèe in questi giorni in Italia. Un ensemble particolare, nato da un progetto del Cesvi che, grazie al finanziamento dalla Commissione Europea, mira a rafforzare la cultura musicale dell’Asia Centrale. «In Asia, i ragazzi che decidono di intraprendere la carriera musicale trovano grandi difficoltà di affermazione, soprattutto a causa della scarsa connessione con i network musicali internazionali», spiega  Enrico Baccioni, responsabile Cesvi del Tagikistan.  «Gli artisti locali spesso non hanno la possibilità di spostarsi dal proprio Paese per partecipare ai maggiori festival musicali e promuovere la propria musica sui circuiti stranieri». Il progetto del Cesvi punta  il rafforzamento delle capacità musicali, manageriali e istituzionali delle 3 scuole nazionali di musica e di 15 scuole locali di musica, per un totale di  5.400 giovani musicisti che vedranno più vicina la possibilità di realizzare i propri sogni.
La Central Asia Youth Orchestra permette ad alcuni di loro, intanto, di esibirsi in tutta l’Asia e in Europa, mostrando le loro capacità nell’esecuzione di brani di musica classica e tradizionali.
Nel 2013 tappa principale del tour  europeo è l’Italia. I 54 ragazzi, sotto la guida del direttore Gerardo Colella, si esibiranno all’interno del Festival Orchestre Giovanili: martedì 30 luglio alle Terme Tettuccio di Montecatini, mercoledì 31 luglio alla Biblioteca Lazzerini di Prato, giovedì 1 agosto alla Loggia dei Lanzi  di Firenze e venerdì 2 agosto alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli di Assisi. 
Prima di lasciare l’Italia, i ragazzi omaggeranno la città del Cesvi, Bergamo, dove il 5 agosto suoneranno nella suggestiva Piazza Vecchia.  La dimensione europea del tour sarà suggellata dal concerto conclusivo dell’8 agosto all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles.  
Il Cesvi lavora dal 2001 in Tagikistan, sviluppando progetti di sicurezza alimentare, gestione delle risorse naturali e promozione dell’imprenditoria soprattutto femminile.