Volontariato

L’Unitalsi invita i giovani a Lourdes

L'Unitalsi Lombarda per favorire i volontari più giovani lancia 200 "quote fraternità" per il pellegrinaggio di agosto. A un mese dalla drammatica alluvione Lourdes si sta lentamente riprendendo.

di Antonietta Nembri

A meno di un mese dalla catastrofica inondazione del Gave, avvenuta tra il 18 e il 19 giugno, Lourdes sta lentamente tornando alla normalità. I danni sono stati enormi. Va anche considerato il fatto che nel giro di pochi mesi il fiume che attraversa la cittadina dei Pirenei, meta mondiali di pellegrinaggi mariani, è uscito dagli argini per ben due volte inondando la grotta delle apparizioni anche nel novembre del 2012, al punto che dopo l’ultimo disastro si è temuta la forzata chiusura della stagione dei pellegrinaggi. Evento scongiurato dal lavoro instancabile di pompieri, protezione civile, operai e tanti volontari.

Da Lourdes arriva l’esortazione al sostegno spirituale, ma anche economico ed umano. Perché a essere colpita non è solo l’area religiosa delle basiliche, ma tutta la cittadina francese e la sua economia. E quale può essere la risposta? All’Unitalsi Lombarda non hanno dubbi: «Lourdes chiama. Noi rispondiamo» dicono con forza dalla sede di via Labus a Milano ricordando l’esortazione dei giorni dell’inondazione « Non dobbiamo permettere che lo scoraggiamento abbia l’ultima parola. Sosteniamo Lourdes per renderle tutto il bene inestimabile che riceviamo dal Santuario».

Lo sforzo compiuto da tanti ha fatto sì che il grande complesso mariano e le strutture limitrofe riaprissero in tempi da primato. E quale è il modo milgiore per aiutare la cittadina di Lourdes e il suo santuario? Per l'Unitalsi non ci sono dubbi: andarci. Da qui l'invito ad andare in pellegrinaggio, come volontari. «E adesso tocca a noi offrire un contributo nella consapevolezza che la nostra associazione si basa sul principio del volontariato e si regge sulle offerte», considera Vittore De Carli, presidente dell’Unitalsi Lombarda. «Ogni volontario che si reca ai santuari mariani paga il viaggio così che ai malati che accompagniamo esso costi il meno possibile. Ma la crisi si fa sentire, perciò vogliamo sostenere anche i giovani volontari che nonostante la mancanza di risorse economiche desiderano accompagnare chi si affida a noi per affrontare il pellegrinaggio»

Così, l’Unitalsi Lombarda, in vista del pellegrinaggio che si svolgerà dall’8 al 14 agosto, ha deciso un incentivo di 200 “quote fraternità”, secondo la formula che riduce a 428 euro l’importo – viaggio in pullman – a carico dei volontari più giovani e, eccezionalmente, dei loro familiari. Di queste “quote fraternità” può beneficiare anche chi è in cassa integrazione, ma non rinuncia al volontariato con l’Unitalsi. I giovani volontari, oltre ad assicurare l’auspicato ricambio generazionale, «sono importanti sul campo perché un malato adolescente, per esempio, stabilisce un rapporto migliore con chi lo accompagna se ha più o meno la sua stessa età», spiega De Carli.

Per capire il significato del pellegrinaggio bisogna inquadrare due prospettive, quella dei malati e quella dei volontari. «Mi piace definirci diversamente sani», scherza il presidente De Carli, volontario dall’età di 15 anni, «perché quando si va a Lourdes molti pellegrini non si aspettano un miracolo, ma il viaggio ne ricarica lo spirito e al Santuario si arriva per pregare, non necessariamente per se stessi. E i volontari, dame di carità e barellieri, li accompagnano perché onorando un malato si onora la forza della vita che strenuamente difendiamo».
 


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