Famiglia

Caffo: adesso servono volontari per il 114

Gli operatori verranno ridotti del 50%. Il presidente del Telefono Azzurro: «Ci impegniamo a non abbassare gli standard del servizio, ma per farlo ci serve l'appoggio di tutta la comunità»

di Redazione

Come anticipato nei giorni scorsi da vita.it (vedi nelle correlate) stata confermata oggi l’aggiudicazione da parte di SOS Telefono Azzurro Onlus della gestione del Servizio telefonico connesso al codice di pubblica emergenza 114. Il bando però ha risentito fortemente dell’attuale scenario economico e ha condizioni decisamente diverse da quello  precedente: è stato ridotto il tempo di gestione, da tre a un anno, e il budget dedicato è stato dimezzato. Quale impatto avrà questo taglio sulla gestione del servizio lo abbiamo chiesto al presidente del Telefono Azzurro Ernesto Caffo.

«Premesso che la storia e la complessità di questo servizio è ben precedente al suo incardinamento nel Ministero delle Pari Opportunità e che quindi il paragone con altri servizi telefonici non sta in piedi,  da parte nostra vogliamo poter continuare a garantire la massima qualità, e  al contempo la possibilità di poter rispondere a tutte le richieste di aiuto che ci giungono: mediamente 100 chiamate di emergenza al mese, da tutta Italia», spiega Caffo.

«Non possiamo rischiare di lasciare alcune richieste di aiuto inascoltate o di non garantire a chi chiama, h24 e sette giorni su sette, il supporto necessario», prosegue il neuropsichiatra dell'università di Modena e Reggio Emilia, «le nostre forze  potrebbero, però, non bastare». Il taglio del budget infatti costringerà l'associazione a ridurre gli operatori da 24 a 12.

«Per questo chiediamo al mondo del volontariato, sia di associazioni sia di privati cittadini, di farsi avanti  per affiancare il Telefono Azzurro nella gestione del 114 , un servizio di prima necessità per l’infanzia, agli stessi standard di efficienza e qualità che ha garantito fino ad oggi». In caso di adesioni l'associazione si farà naturalmente carico della formazione dei volontari in modo da metterli in grado di supportare il servizio nel modo più adeguato possibile. Conclude Caffo: «Visto l'arretramento del finanziamento statale mi auguro che la piattaforma del 114 possa diventare uno strumento a disposizione di tutta la comunità in modo da dare risposte integrate e coordinate alle emergenze dell'infanzia».


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