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All’unanimità la ratifica della Convenzione di Istanbul

Dopo la ratifica la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione della violenza sulle donne è legge. Boldrini su Twitter: «Ora serve copertura finanziaria». Soddisfazione di Guerrera (Unicef)

di Redazione

Ratificata all’unanimità dal Senato la Convenzione di Istambul sulla prevenzione della violenza sulle donne e contro la violenza domestica. Questa ratifica era stata approvata all’unanimità anche dalla Camera a maggio e così ora è legge. Positivi i commenti politici, da quello del ministro Dario Franceschini che ha riocordato che «nel 2012 sono stati ben 124 i casi di femminicidio e la tendenza delle violenze nel 2013 è purtroppo ancora pesante e cruenta». Un passo storico per il ministro alle Pari opportunità Josefa Idem che ha commentato: «Con il voto di oggi l'Italia vuole ripagare un debito, incolmabile, nei confronti delle tante donne uccise dai mariti, fidanzati, partner o ex partner violenti ed intende tutelare e proteggere le donne dalla violenza maschile».
Le linee guida del trattato redatto a Istanbul l'11 maggio 2011 «costituiranno il binario e il faro per varare al più presto efficaci provvedimenti, a livello nazionale», ha aggiunto il ministro.

Soddisfazione è stata espressa  dalla presidente della Camera Laura Boldrini per la quale la ratifica «è un segnale importante, soprattutto perché per la prima volta i maltrattamenti contro le donne vengono inseriti nell'ambito della violazione dei diritti umani», sempre Laura Boldrini su Twitter ha aggiunto «L'approvazione al #Senato della Convenzione di Istanbul sulla violenza contro le donne è motivo di orgoglio. Ora serve copertura finanziaria».
Soddisfazione è stata espressa anche dal ministro degli Esteri Emma Bonino: «Dobbiamo essere i primi ad attuare a casa nostra le 'tre P' di Istanbul: prevenire la violenza, proteggere le vittime, punire i colpevoli», ha sottolineato la titolare della Farnesina che ha concluso: «Dall'importante risultato raggiunto oggi traggo un forte incoraggiamento per proseguire, a tutti i livelli, le storiche campagne promosse dall'Italia per la promozione e l'affermazione dei diritti delle donne nel mondo, che intendo mantenere al centro dell'agenda internazionale del nostro Paese»

Da parte sua il presidente di Unicef Italia, Giacomo Guerrera ha dichiarato di accogliere con favore «l’approvazione all’unanimità da parte al Senato del testo della Convenzione di Istanbul già ratificato dalla Camera  meno di un mese fa».
«La violenza sulle donne e sulle bambine è una barbarie che non può essere tollerata. Non vogliamo più essere testimoni di un dramma che si consuma ogni giorno e che vede negati i diritti umani fondamentali  di tante donne e bambine che per ogni schiaffo, insulto, livido subìto hanno visto sempre più allontanarsi l’opportunità di vivere in un ambiente sano e protetto. Il riconoscimento di una cornice comune costituita da norme mirate alla prevenzione, protezione e al sostegno di  giovani donne, bambini e adolescenti  vittime di violenza e/o testimoni di violenza domestica è un forte segnale di cambiamento culturale, anche per il superamento delle pratiche dei matrimoni precoci e delle mutilazioni genitali femminili sulle quali l’Unicef lavora già da tempo»

Guerrera ha poi concluso augurandosi come Unicef Italia «che con la ratifica della Convenzione di Istanbul  da parte degli Stati, il numero degli episodi di violenza su donne e bambine che si verificano ogni giorno subisca un’inversione di tendenza . La violenza contro le donne è una violenza contro l’umanità»
 


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