Non profit

Anche il Papa è #NoSlot

Lo scorso 5 giugno, Marco Dotti, Riccardo Bonacina e Simone Feder hanno scritto una lettera a Papa Francesco sottolineando il «male terribile che gli psicologi chiamano “gioco d’azzardo patologico”». L'altro ieri il Pontefice ha risposto così

di Marco Dotti

Lo scorso 5 giugno, Riccardo Bonacina, Simone Feder e io abbiamo preso carta e penna e abbiamo scritto una lettera al Papa. Nulla di che, gli chiedevano un segno, un gesto e, per chi crede (io non sono credente), una benedizione.

Da due anni, oramai, stiamo lavorando e ci stiamo confrontando con giovani, associazioni, parrocchie, circoli su un tema che sta dilagando: il gioco d'azzardo di massa. Abbiamo fondato un movimento aperto, di opinione e confronto: NoSlot. Abbiamo cercato, con i nostri limiti e le nostre forze, di aprire il dibattito, portandolo al di là dei confini alquanto ristretti della disputa clinica o politica. Qui ci sono di mezzo donne e uomini, i loro spazi, le loro possibilità -minime, ma non scontate – di dare corpo a tutte quelle speranze di vivere una vita piena che non possono ridursi a un puro invito a "attendere" giorni miglori o, peggio, a consegnarle, quelle esili, ma necessarie speranze al puro dispendio dell'azzardo.

Ci sembrava dunque inevitabile legare quel "non fatevi rubare la speranza",rivolto proprio ai giovani e proprio dal Papa, nella la Domenica delle Palme, al tema del gioco d'azzardo di massa.

Ecco qualche passaggio della lettera:

Santo Padre, le sue parole sono una guida per noi. Quel «non fatevi rubare la speranza», pronunciato nella
Santa Domenica delle Palme è stato, per noi ma, soprattutto, per i nostri giovani, spinta e
rilancio di una motivazione che ogni giorno cerchiamo di rinvigorire.
Parole che nei giovani che incontriamo, con i quali quotidianamente ci confrontiamo e talvolta
confliggiamo, hanno acceso una richiesta di condivisione nuova.

Oggi la nostra società è travolta da mille mali e il gioco d’azzardo legalizzato e di massa,
pubblicizzato ovunque e senza limitazioni, è forse il più subdolo tra questi proprio perché, in nome
di un facile guadagno che mai verrà, illude e ruba la speranza. A Pavia, ad esempio, il 15% dei
ragazzi di 14 anni dichiara di aver già giocato d'azzardo (Videopoker o simili), così come Il 9% dei
loro genitori di cui loro stessi spesso si prendono cura. In Lombardia quasi il 4% del Pil viene
buttato, letteralmente, nel gioco d’azzardo, e, in Italia, nel gioco si spende (media pro capite) quasi
1.500 euro, il 12% della quota che gli italiani spendono per i loro consumi (beni di prima necessità,
cultura, etc.).
Ci permettiamo di chiedere una parola, un gesto o un Suo sorriso, Santità, per
incoraggiarci e sperare che questo furto di speranza abbia davvero fine


Due giorni fa (17 giugno) il Papa si è espresso, con parole forti, che nell'etere si sono perse, arrivando però dirette a tutti noi – non credenti e credenti – per le vie davvero misteriose della comunicazione umana.

Ecco le parole del Papa, pronunciate nella catechesi di apertura del Convegno ecclesiale della Diocesi di Roma nell'Aula Paolo VI:

«C’è gente che vive senza speranza. Ciascuno di noi può pensare, in silenzio, alle persone che vivono senza speranza, e sono immerse in una profonda tristezza da cui cercano di uscire credendo di trovare la felicità nell’alcol, nella droga, nel gioco d’azzardo, nel potere del denaro, …Ma si ritrovano ancora più delusi e talvolta sfogano la loro rabbia verso la vita con comportamenti violenti e indegni dell’uomo. Quante persone tristi, quante persone tristi, senza speranza! Pensate anche a tanti giovani che, dopo aver sperimentato tante cose, non trovano senso alla vita e cercano il suicidio, come soluzione. Voi sapete quanti suicidi di giovani ci sono oggi nel mondo? La cifra è alta! Perché? Non hanno speranza. Hanno provato tante cose e la società, che è crudele – è crudele! – non ti può dare speranza. La speranza è come la grazia: non si può comprare, è un dono di Dio».

Quale segno migliore, quale segno più grande per andare avanti? Un invito per i nostri giovani, per i nostri amici, affinché la comunità si rimetta in cammino e si scrolli di dosso gli ultimi "ladri di speranza" e ritorni a quella vita fatta di opere e di giorni che il gioco d'azzardo ha deturpato e allontanato da noi.

Qui il discorso integrale del Santo Padre e il link al video


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