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Le Asl non autorizzano i trattamenti specifici

All'VIII Assemblea dei Familiari la denuncia: la Asl pongono sempre più ostacoli ad autorizzare gli interventi specifici alla Lega del Filo d'Oro, indirizzando le persone sordocieche verso soluzioni di assistenza generica

di Redazione

Si è chiusa ieri a Castelfidardo l’Assemblea Nazionale delle Famiglie dei sordociechi. I familiari hanno lamentato che da parte delle ASL e delle strutture socio-sanitarie pubbliche di molte parti d’Italia vengono posti sempre più ostacoli per ottenere le necessarie autorizzazioni agli interventi della Lega del Filo d’Oro, l’Associazione che in tutta Italia da ormai cinquant’anni si occupa dell’assistenza, cura e reinserimento nella famiglia e nella società dei sordociechi e dei pluriminorati psicosensoriali. La famiglie hanno poi sottolineato che spesso da parte delle Istituzioni vengono proposte soluzioni alternative presso strutture di assistenza “generica” destinate ad altre disabilità o altre patologie, strutture inadatte all'utente sordocieco.

La sordocecità infatti è una menomazione complessa, che riguarda bambini, giovani e adulti che a causa della combinazione di diverse disabilità hanno bisogno di assistenza continua e altamente specializzata per poter sperare in una migliore qualità della vita. «L'attenzione alle problematiche delle famiglie è la nostra priorità» ha affermato Rossano Bartoli, Segretario Generale della Lega del Filo d’Oro. «Ecco perché la Lega del Filo d’Oro chiede alle Istituzioni di garantire ai sordociechi e ai pluriminorati psicosensoriali un’assistenza adeguata e supporti educativo-riabilitativi efficienti e più rispondenti alle esigenze di ciascuno».

Alla chiusura dei lavori, l’Assemblea dei famigliari ha approvato una risoluzione ribadendo le difficoltà che le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali incontrano tutti i giorni, evidenziando la necessità di interventi mirati e chiedendo alle istituzioni, alle quali il documento verrà sottoposto nei prossimi mesi, che venga data concreta attuazione alla legge 107/2010 “Misure per il riconoscimento dei diritti alle persone sordocieche”, che si diano soluzioni operative affinché i servizi socio-sanitari competenti non creino ostacoli alle richieste di autorizzazione al ricovero presso le strutture della Lega del Filo d’Oro e che l’attuale situazione economico/sociale del Paese non venga a gravare sui soggetti più deboli.

Oltre 300 i partecipanti all’appuntamento che si svolge ogni tre anni, tra genitori con i propri figli disabili, fratelli e sorelle, professionisti e volontari, provenienti da tutta Italia.

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