Cultura
I mangimi Frankestein avvelenano le stalle
Denuncia di Aiab e Vas: le importazioni di soia e mais inquinati da ogm mettono a rischio gli allevamenti bio.
È lo spettro di ogni agricoltore biologico: un inquinamento da organismi geneticamente modificati. La legge, che recepisce la direttiva europea del ?91, parla chiaro: non c?è biologico se c?è transgenico. Per chi coltiva al naturale un danno enorme, più o meno un disastro. Ora, l?incubo, come dimostrano le denunce di Aiab, Vas-Verdi ambiente e società e Coldiretti. I rischi maggiori, essendo ancora vietate in Europa le coltivazioni transgeniche, riguardano soprattutto la zootecnia per la presenza, nel nostro Paese, di soia e mais ogm importati e che finiscono nel nutrimento degli animali. Le sementi transgeniche contaminano i mangimi convenzionali, il cui utilizzo è consentito, fino a un massimo del 10 per cento, nella zootecnia bio. La prima a lanciare l?allarme è l?Aiab-Associazione italiana per l?agricoltura biologica: su 64 campioni di mangime recentemente prelevati in allevamenti biologici, 25 sono risultati positivi, in relazione essenzialmente alla presenza di soia importata. La presenza di ogm è stata confermata anche dal ministero della Sanità per quanto riguarda il 91 per cento dei campioni di soia analizzati e per il 12 per cento di quelli di mais.
Una realtà spiacevole, a lungo temuta, che registra un?allarmata presa di posizione anche da parte di Coldiretti. «Occorre difendere i produttori e consumatori di alimenti biologici dal rischio di contaminazione da ogm promuovendo lo sviluppo della produzione di soia certificata da destinare all?alimentazione animale e garantendo la tracciabilità e l?etichettatura», ha affermato il segretario generale della Coldiretti, Franco Pasquali. Vincenzo Vizioli, presidente Aiab, ha ribadito come sia necessaria «una maggiore vigilanza» e come sia opportuno «non confondere il biologico con gli organismi geneticamente modificati». Vizioli ha quindi affermato che, proprio in questa direzione, l?Aiab intende chiedere «una moratoria della soia, fino alla verifica di nuove garanzie».
I Vas, che in Italia conducono la lotta più scientificamente attrezzata agli ogm, dipingono un quadro preoccupante: «Se per il mais zootecnico i livelli di contaminazione sono allarmanti», dice il vicepresidente Ivan Verga, «per ciò che riguarda le importazioni di soia per uso zootecnico è lecito parlare di caos ogm. In quasi due anni di monitoraggio, le analisi rilevano la contaminazione di 112 carichi sui 123 campionati. Il che equivale a una quantità di soia zootecnica contaminata da ogm (circa 4.275.597 tonnellate) che ha invaso la filiera del mangime nazionale». Di fronte a tali cifre, aggiunge Verga, «non c?è dunque da stupirsi se i livelli di contaminazione della soia si sono propagati persino nella filiera del mangime biologico».
È forse per questo che, nei giorni successivi alla denuncia, il ministro Sirchia ha ordinato lo sradicamento di alcune coltivazioni ogm abusive, nel mantovano e a Lodi?
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