Politica

Reggio Calabria: il Coordinamento diventa Forum

Il 1 giugno all'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria l'assemblea del Coordinamento provinciale del Terzo settore delibererà le modifiche statutarie per la trasformazione in Forum

di Redazione

In provincia di Reggio Calabria il cammino delle organizzazioni del Terzo settore fa un passo avanti nel segno dell’unitarietà e della maturità. Il coordinamento, infatti, diventa Forum. Come spiega il portavoce del Coordinamento provinciale del Terzo settore, Luciano Squillaci «il 1 giugno ci riuniremo in Assemblea per deliberare alcune modifiche statutarie volte ad adeguare lo statuto del coordinamento e renderlo conforme a quello del Forum del Terzo Settore.». L’appuntamento è alle ore 9,30 nell’aula magna dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
 
«Dalla nostra prima volta insieme, era il 13 novembre 2010», ricorda ancora Squillaci, «le diverse componenti del Terzo settore hanno inteso costruire e rafforzare innanzitutto un luogo di democrazia, ossia un luogo di confronto e d’incontro di realtà diverse a livello territoriale. Il 29 novembre 2011 oltre 180 organizzazioni di tutta la provincia avevano sottoscritto un patto associativo che non rappresentava solo la formalizzazione di una volontà unitaria, quanto l’affermazione di una visione comune di sviluppo e di società. In questo ultimo anno abbiamo condotto importantissime battaglie per affermare i diritti di cittadinanza, per richiamare ai bisogni delle fasce più svantaggiate, per salvaguardare quei minimi servizi di welfare senza i quali il nostro paese non si potrebbe più definire come un paese civile».
Le correzioni allo statuto saranno illustrate da Giuseppe Pericone della segreteria del coordinamento e, continua il portavoce «saranno modifiche di poco conto che non incideranno nella sostanza di quanto già accaduto e in corso. Ma il riconoscimento come Forum provinciale di Terzo settore ci renderà sempre più uno strumento forte di interlocuzione politica, a tutti i livelli di decisione».
Un ruolo politico che il Forum intende assumere come rappresentanza di una società civile la cui espressione non può essere delegata ai partiti, come affermazione di un modello di sviluppo locale, tipico delle organizzazioni di Terzo settore, capace di implementare la coesione sociale, valorizzare il capitale sociale dei territori, salvaguardare i beni comuni
 

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