Non profit

Nella Filanda di Cernusco si tessono le relazioni (sociali)

Nella città dell'hinterland milanese Comune e non profit lavorano in sinergia e trasformano l'ex setificio in un centro dedicato a famiglie e anziani. Nel segno della co-progettazione.

di Silvano Rubino

C'era una volta una vecchia filanda. Cuore produttivo di una cittadina che aveva visto la sua personale rivoluzione industriale ruotare attorno ai bachi da seta e alla produzione tessile. Nel cuore di Cernusco sul Naviglio (Mi), l'ex opificio ottocentesco, dove generazioni di "filerine" hanno trascorso vite intere, è oggi una testimonianza di un passato industriale archiviato, ma soprattutto, esempio di una città che vuole proiettarsi nel futuro.

Da sabato 1 giugno l'ex Filanda tornerà a essere un cuore pulsante della città, non più producendo beni, ma producendo relazioni, intarsiando i fili della comunità. Dopo un lungo percorso di ristrutturazione, l'edificio, da qualche decennio di proprietà del Comune di Cernusco sul Naviglio diventerà un centro civico di socialità dedicato a bambini, famiglie, anziani e giovani.

Un centro che è nato da una progettazione architettonica (in cui fanno mostra di sé gli elementi portanti della struttura originaria mentre gli spazi interni sono fatti più di trasparenze che di muri, a simboleggiare l’invito allo scambio e alle condivisione dello spazio, delle culture, dei saperi) ma soprattutto da una progettazione sulle attività, avvenuta con un innovativo coinvolgimento delle realtà del terzo settore. Un vero e proprio bando di coprogettazione, nel quale le realtà locali del terzo settore sono state chiamate a immaginare il futuro e le funzioni della struttura, al termine del quale è stato poi fatto un bando per assegnarne la gestione, proprio sulla base delle linee guida uscite da quel processo di consultazione.

"Una sfida innovativa: quella di creare un percorso capace di coinvolgere altri soggetti nell’elaborazione del progetto, con risorse pubbliche e coinvolgimento attivo del terzo settore", spiega il sindaco della città Eugenio Comincini.

Un centro anziani, uno spazio per bambini e per famiglie. A gestire le attività un pool di realtà del terzo settore, con capofila il Consorzio CS&L.  Completa e arricchisce la struttura “Bluè” un locale ed un ristorante dove alla buona cucina si accompagneranno iniziative culturali e di intrattenimento e che agisce in completa sinergia con il centro per la comunità, in una innovativa formula di partnership tra profit e non profit. Del gruppo di soggetti non profit fanno parte anche le cooperative Il Melograno e Koiné, la cooperativa sociale Comin e l'Associazione Amici del Tempo Libero di Cernusco.

“La sfida posta dalla Filanda rappresenta uno stimolo a pensare contemporaneamente ai bisogni di anziani, bambini, famiglie, ma anche giovani e adulti”, dice Giancarlo Brunato, amministratore delegato di CS&L.“Soprattutto – e questo è per noi davvero un nuovo modo di vivere il lavoro sociale LaFilanda –  sarà un progetto che cercherà dirispondere ai bisogni sociali di tutti i cittadini, non solo di quelli che esprimono un disagio, come ad esempio di tutte quelle famiglie che necessitano di servizi legati alla crescita e all'accudimento dei figli. Permetterà allefamiglie anche di vivere momenti di svago e di socialità, costruiti – finalmente – a loro misura.”

Claudio Figini, responsabile della Cooperativa Comin, descrive l’inedito intervento: “La Città della Famiglia si svilupperà a partire da un servizio di ludoteca per bimbi da 3 a 11 anni. L'intento è quello dicreare un luogo partecipato dalla famiglia nel suo insieme, nel quale i bambini possano trovare attività interessanti, educative e di svago, e gli adulti abbiano spazio per portare proposte riguardo ai propri bisogni in quanto genitori,ma anche ai propri interessi in quanto adulti".

In merito ai principi ispiratori e ai valori che guideranno La Filanda dei bambini Paola Radaelli, presidente della Cooperativa Koinè, dice: “Le attività proposte da Koiné saranno opportunità di crescita, di sperimentazione, distimolo per i bambini ma anche luoghi di incontro e occasioni per la costruzione di nuovi e più intensi legami traadulti che vivono, contemporaneamente, l'esperienza della genitorialità. La Filanda sarà un "cantiere" in cui sisperimenta la costruzione di nuove relazioni, in cui si costruiscono legami che si allargano al di là del servizio stesso, nella comunità di appartenenza."

La Filanda è il luogo di tutti, anche delle persone con disabilità o che provengono da un’altra cultura, perché unacomunità matura è sempre una comunità inclusiva. La riflessione di Cristiano Canova, legale rappresentante della Cooperativa Il Melograno: “Con le inziative dedicate alle persone con disabilità e alle loro famiglie vogliamocostruire nuove e concrete opportunità di inclusione e cittadinanza per chi fa parte a pieno titolo della comunità diCernusco. La cultura, la socialità e il tempo libero sono ambiti di crescita e di coesione per tutta la comunitàcernuschese”.

 

 

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