Non profit

Piccole isole, piccole scuole, grandi problemi

Il disagio delle scuole sulle isole minori. La campagna degli insegnanti

di Gabriella Meroni

Ci sono posti dove i quotidiani arrivano solo tre mesi all?anno, quando ci sono i turisti. Luoghi dove la tv la vedono dal 1990 perché prima nelle case non c?era la corrente elettrica. Scuole dove il calendario scolastico dipende dalle previsioni del tempo, perché se il mare è mosso la maestra non può arrivare. Questi luoghi ?fuori dal mondo? sono le 44 isole minori italiane, dove vivono anche 80mila ragazzi in età scolastica. Anacronistiche, sotto ogni aspetto, le difficoltà che incontrano questi studenti nell?esercitare il loro diritto allo studio. Se ne è discusso al primo Congresso delle scuole delle isole minori, dove si è lanciato un grido di allarme non solo sulle condizioni di emarginazione delle scuole delle isole, ma anche sullo stretto rapporto che esiste tra ritardi dello sviluppo locale e carenze dell?offerta formativa. «Bisogna comprendere», dice Enzo Donato, segretario del Consorzio delle scuole delle isole minori, «che l?investimento nella formazione è prioritario per lo sviluppo delle isole e per non lasciar morire tante preziose realtà che si stanno esautorando di risorse umane oltre che materiali. Mentre rappresentano un patrimonio territoriale e culturale». Per questo gli insegnanti delle scuole delle isole minori sono pronti a dar battaglia su sei punti: primo, la rivendicazione di un contratto speciale per gli insegnanti delle isole finalizzato a garantire agli studenti la continuità didattica,la dotazione di tutte le scuole delle isole di strumenti telematici e multimediali che mettano i ragazzi in maggior contatto con il mondo e tra loro; l?operatività in tutte le scuole di Centri territoriali Permanenti per la crescita culturale di tutta la popolazione; un finanziamento specifico per le scuole delle isole minori sui fondi dell?Unione europea; fondi per l?adeguamento dell?edilizia scolastica. Info: www.bdp.it/isole Tel. 0923 921281


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