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Salute mentale: riaprire i manicomi non è la soluzione

Sulla riforma di legge sulla salute mentale il parere di Livia Turco

di Livia Turco

Nella commissione Affari sociali della Camera è avviato l?iter su proposte di legge molto importanti. Le leggi degli onorevoli Cè e Burani Procaccini su ?Norme per la prevenzione e cura della malattia mentale?, e la legge Turco, cui si sono aggiunte le leggi Burani Procaccini e Valpiana, sulla riforma dei servizi socio-educativi per la prima infanzia. La prima divide, la seconda consente un dialogo proficuo. La prima è stata iscritta all?ordine del giorno su iniziativa della maggioranza, la seconda dall?opposizione. La riforma della legge sulla salute mentale è di quelle che toccano drammi umani, sensibilità e valori di riferimento. Sorprende l?iniziativa della maggioranza di mettere all?ordine del giorno un tema così scottante prescindendo dal lavoro svolto nella precedente legislatura: l?indagine conoscitiva sugli ospedali psichiatrici e le conclusioni della prima Conferenza nazionale sulla salute mentale del gennaio 2001, fortemente voluta da associazioni e famiglie. Nelle proposte Cè e Burani si torna a parlare di malati di mente ?pericolosi per sé e per gli altri?, riproponendo la concezione che era alla base della creazione dei manicomi; non si parla di riabilitazione; si ipotizza un uso esorbitante del trattamento sanitario obbligatorio; si prevede la creazione di strutture residenziali con assistenza continua (Sra) che finiscono per ricostruire i vecchi manicomi. Sappiamo bene che l?applicazione della legge Basaglia è stata lacunosa, che in molte parti del paese alla chiusura dei manicomi non si sono sostituite strutture alternative e tante famiglie sono sole e disperate. Ma non si dà una risposta a questa disperazione tornando indietro, bensì obbligando le regioni a realizzare il Progetto obiettivo salute mentale e dunque a creare rete di servizi per le persone e le famiglie, anche utilizzando le opportunità della legge 328. È un bene che al Senato sia iniziato, nel frattempo, l?iter della legge sull?amministratore di sostegno, una figura molto importante, che può aiutare le persone con handicap psichico grave e gravissimo. Per quanto riguarda la legge sugli asili nido, mi auguro che il Parlamento approvi una riforma all?altezza delle domande e degli stili di vita del paese. Ciò significa costruire una rete di servizi che risponda al diritto del bambino e della bambina a socializzare; un servizio educativo e non assistenziale; che coinvolga le famiglie nei progetti educativi; offra standard di qualità e servizi meno costosi. Una legge di questo tipo avrà bisogno di risorse, ma, su questo, rinvio a una lettura più accurata della Finanziaria che arriva questa settimana al Senato. PS: Proprio la scorsa settimana è stata insediata la commissione bicamerale per l?Infanzia, presieduta dall?onorevole Maria Burani Procaccini. Alla presidente e alla commissione rivolgo i miei più affettuosi auguri per un proficuo lavoro.


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