Cultura

Sabato la finale del campionato di calcio pontificio

I North American Martyrs, campioni in carica alla quarta finale negli ultimi cinque anni, sfidano i Mater Ecclesiae

di Francesco Minardi

North American Martyrs e Mater Ecclesiae si contenderanno sabato 18 maggio lo scudetto della Clericus Cup. Il campionato di calcio pontificio promosso dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio dell’Ufficio sport della Cei, del Pontificio Consigli per i Laici e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano, ha come protagonisti 355 tra preti e seminaristi di tutto il mondo.

 

Mater Ecclesiae, la formazione del Collegio Messicano

La finale andrà in scena alle 11 sul campo dell’Oratorio San Pietro, in via di santa Maria Mediatrice, con il Cupolone sullo sfondo. Per i North American Martyrs, campioni in carica, è la quarta finale negli ultimi cinque anni. Si tratta di una squadra solida e ben rodata, con calciatori quasi tutti statunitensi come il leader David Santos, o il capitano Nick Nelson. A fare la differenza però sono spesso il bomber inglese, tifoso dello United, Mark Paver e il fantasista australiano Lewi Barakat, che preferisce essere acostto a Pirlo che a Del Piero (Alex gioca nella squadra rivale di quella per cui fa il tifo).

 

North American Martyrs, la squadra del Collegio Spagnolo

Il Mater Ecclesiae, vincitore della seconda edizione della Clericus Cup, può contare sulla classe e l’estro del brasiliano Joao Kalevski, lo spietato capocannoniere clericale, leader della classifica dei cannonieri con otto gol (4 doppiette in cinque gare nel torneo). Se la Madonna Celeste è arrivata in finale è merito anche della grinta e dela saggeza tattica dell’allenatore Leopoldo Luciani, laico che volontariamente si è messo a disposizione della formazione del collegio dei Legionari di Cristo. Prima della sfida tra North American Martyrs e Mater Ecclesiae, alle 9, si giocherà la finale per il terzo posto tra Redemptoris Mater e Collegio Urbano.
 

Un'azione di gioco durante il torneo

I gialloblu del Red Mat, guidati dagli schemi spregiudicati dell’allenatore Marco Spanò, sono la squadra più titolata della Clericus Cup, con tre scudetti nel palmares. Dall’altra parte ci sono i “leoni d’Africa” dell’Urbaniana, trainati dai gol del camerunense Mballa Mebenga e dall’allenatore-giocatore Albert Koetlisi, proveniente dal Lesotho e pochi giorni fa ordinato diacono. Al termine delle partite la premiazione, con la squadra vincitrice che alzerà al cielo la coppa con il saturno. Saranno inoltre premiati con delle simboliche stole sacerdotali i protagonisti del torneo: il miglior giocatore, il miglior attaccante, il miglior portiere e il migliore allenatore.

In copertina il capocannoniere del torneo, il  brasiliano Joao Kalevski


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