Welfare

Sovraffollamento, solo Serbia e Grecia peggio di noi

In Italia ben 147 detenuti ogni 100 posti disponibili. In Europa siamo in coda alla classifica. I dati del rapporto annuale del Consiglio d'Europa sulla popolazione carceraria in 47 Paesi europei

di Antonietta Nembri

Il sovraffollamento delle carceri è un problema comune alla metà delle amministrazioni penitenziarie europee e da noi in Italia le carceri letteralmente scoppiano di gente . L’Italia in questa particolare classifica, che emerge dal rapporto annuale (in allegato il rapporto in inglese) del Consiglio d’Europa, si piazza al terzo posto dopo Serbia e Grecia.
Nella Penisola, per ogni 100 posti ci sono ben 147 detenuti. La fotografia (i dati fanno data al settembre 2011) della situazione carceraria nei 47 stati membri del Consiglio d’Europa mostra come la media sia di 99,5 detenuti per 100 posti, a superare la soglia dei 130 detenuti oltre a Italia, Serbia e Grecia ci sono anche Cipro e l’Ungheria, tuttavia il sovraffollamento anche a fronte di una diminuzione in numeri totali della popolazione carceraria (passata dal 1.862.246 detenuti nel settembre 2010 al 1.825.356 del settembre 2011) interessa altri 19 Paesi europei.

Per l’Italia, già condannata dalla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo lo scorso gennaio a pagare 100mila euro per danni morali a sette detenuti nelle carceri di Busto Arsizio e Piacenza, proprio a causa del sovraffollamento e delle condizioni di vita in carcere, ha anche un altro triste podio. Si piazza infatti alle spalle di Ucraina e Turchia come Paese con più detenuti in attesa di giudizio: 14.140 su un totale di 67.104 persone private della libertà (pari al 21%), l’Ucraina ne ha circa 18mila (su un totale di oltre 158mila detenuti) mentre la Turchia ne conta quasi 36mila su una popolazione carceraria di 127mila detenuti. Alle spalle dell’Italia si trova la Francia con 12.561 persone in attesa di giudizio su un totale di 72.326 detenuti.

Nei 47 stati aderenti al Consiglio d’Europa le persone che stanno scontando un pena definitiva sono state condannate essenzialmente per violazione alle leggi relative agli stupefacenti (17,5%), furto (17,5%), rapina (12%) e omicidio (12%). L’Italia, dopo la Spagna, ad aver il maggior numero di condannati in via definitiva per reati connessi alla droga: 14.868 su 37.622 (circa il 40%), in Spagna sono 15.551, ma il totale dei condannati in via definitiva è di quasi 60mila persone.

Per quanto riguarda la nazionalità dei detenuti il rapporto stima che il 21% delle persone in carcere è straniera, ma la media nasconde delle notevoli differenze: nei paesi dell’Europa dell’Est gli stranieri raramente superano il 2% della popolazione carceraria, mentre nell’Europa occidentale la percentuale supera generalmente il 30%. In Italia gli stranieri rappresentano il 36% (24.155 persone di cui quasi la metà in attesa di giudizio).
 


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